Meteo e allergia: l’asma da temporale

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Meteo e allergia: l’asma da temporale

17-12-2013 - scritto da Patrizia Frattini

In pochi lo sanno ma la pioggia non è sempre un toccasana per chi soffre di allergie respiratorie anzi: si può soffrire di asma da temporale

La pioggia può essere utile per diminuire la concentrazione di pollini nell’aria, ma può anche avere l’effetto contrario

Meteo e allergia: l’asma da temporale L’asma da temporale è un disturbo ancora poco conosciuto ma che sta già provocando numerosi fastidi a chi soffre di allergie respiratorie e di asma. Il maltempo infatti è in grado di incidere sulla funzionalità delle vie respiratorie sia causando bronco costrizione e irritazioni dovute all’inalazione di aria fredda e sia in maniera indiretta, causando un aumento nella concentrazione di pollini e allergeni presenti nell’aria e, quindi, andando ad aggravare le condizioni di allergici e asmatici.

Se è infatti noto ai più che la pioggia può essere un toccasana per chi è allergico, poiché “pulisce” l’aria e abbatte i pollini circolanti, sono invece in molti quelli che ignorano che questi benefici effetti non sono propri di ogni tipo di pioggia: quando l’acquazzone è troppo violento infatti poò avere l’effetto di “moltiplicatore” di pollini, frammentandoli in parti più piccole e dunque più facilmente inalabili. Durante un temporale i violenti sbalzi di pressione atmosferica provocano l’”esplosione” dei granuli pollinici, di fatto moltiplicando la loro presenta nll’aria.

Quando le condizioni atmosferiche sono tali da ottenere questi effetti non è raro che si registri un aumento dei ricoveri per asma e un aggravarsi delle condizioni in chi soffre di riniti allergiche, in particolare durante le ore che seguono il temporale. Per arginare gli effetti negativi di un temporale è opportuno mantenersi informati sulle concentrazioni polliniche nella propria zona. Come è naturale che sia, infatti, gli effetti peggiori si registrano quando nell’aria è presente una maggiore concentrazione di pollini. In questi casi, dopo un violento temporale, meglio evitare di stare all’aria aperta oppure, se non se ne può fare a meno, portare con se i medicinali prescritti dal proprio medico e proteggere le vie respiratorie anche solo con una sciarpa o con un foulard.
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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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