Nuovi farmaci nel trattamento del tumore del seno
Una nuova classe di farmaci contro il cancro al seno.
Nuovi risultati si aggiungono a quanto già noto circa l’azione dei farmaci denominati inibitori dell’aromatasi, un'importante arma in più contro il cancro al seno, che colpisce in un anno 1,2 milioni di donne nel mondo e che quest’anno ne ucciderà 40.000 solo negli Stati Uniti.
Una nuova classe di farmaci contro il cancro al seno è statapresentata in questi giorni da ricercatori canadesi. Somministrati al
paziente dopo il trattamento standard (Tamoxifene) della durata di 5
anni e in grado di ridurre il rischio della metà, e serve a prevenire le
ricadute.Della nuova classe di farmaci fa parte il Femara in grado di
ridurre il rischio di morte del 39% rispetto alle donne che hanno
assunto un placebo riducendo la diffusione delle metastasi del 40%.
I dati sono stati diffusi nel corso del meeting annuale dell’American
Society of Clinical Oncology, tenutasi a New Orleans, negli Usa. I
risultati si aggiungono a quanto già noto circa l’azione dei farmaci
denominati inibitori dell’aromatasi, un'importante arma in più contro
il cancro al seno, che colpisce in un anno 1,2 milioni di donne nel
mondo e che quest’anno ne ucciderà 40.000 solo negli Stati Uniti. Lo
studio e' stato eseguito su 5.100 donne già curate con la terapia
standard, per cinque anni. Tale terapia basata sugli ormoni, pur
riducendo i rischi della metà, perde la piena efficacia dopo cinque
anni e può avere effetti collaterali. Il Femara/Letrozolo riduce il
rischio, per le donne già curate con la terapia standard, che si
ripresentino il cancro e le metastasi. Il rischio di morte risulta
anch’esso ridotto: fra le donne sottoposte al trattamento 28 sono
morte a causa del tumore al seno durante lo studio; 45 sono state
quelle decedute tra quelle sottoposte a trattamento con placebo. Il
farmaco è sicuro manifestando un aumento del rischio di soffrire di
osteoporosi, senza un aumento del rischio di fratture. In questi casi,
l’opportunità dell’utilizzo del farmaco andrebbe confrontata con la
probabilità, spesso molto bassa, che si verifichi il tumore al seno.
Appartiene alla stessa categoria di farmaci anche l’Anastrozolo/
Arimidex. Gli inibitori dell’aromatasi funzionano attraverso un
meccanismo diverso rispetto al Tamoxifene. Entrambi riducono gli
effetti degli estrogeni, ormoni che possono fornire al tumore la
condizione fsiologica propizia per svilupparsi, ma i primi hanno i
vantaggi cui si è accennato. Il farmaco sarà somministrato alle
donne Nord Americane, dell’Unione Europea e della Svizzera, in
menopausa, che abbiano completato la terapia standard.
Per informazioni Dott.Virginia A.Cirolla
Presidente Nazionale A.I.S.M.O.
www.aismo.org
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it
Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla
