Ossa fragili, ragazze a rischio
Osteoporosi: secondo le più recenti previsioni, nel 2020 il numero di nuovi casi sarà doppio rispetto ad oggi
Le adolescenti devono capire che si può rimanere in linea senza perdere il proprio prezioso patrimonio osseo
L’allarme è stato lanciato durante il recente Congresso della Società italiana dell’osteoporosi, del metabolismo minerale e delle malattie dello scheletro: le adolescenti di oggi hanno un rischio elevato di osteoporosi in età adulta. Il motivo è presto spiegato: sono convinte dell’importanza di rimanere magre, dunque sono costantemente a dieta e così indeboliscono lo scheletro.
La fragilità ossea oggi è un problema che riguarda cinque milioni di persone. Un dato destinato ad aumentare proprio a causa dei comportamenti dei giovani: secondo le previsioni, rischiano di arrivare a 30 anni con il 15% in meno della massa ossea ideale e a 60 anni con già una frattura. Si calcola che già nel 2020 il numero di nuovi casi sarà il doppio rispetto ad oggi (attualmente si registrano 80 mila fratture al femore all’anno, con conseguenze terribili dato che solo il 30-40% riacquista la piena autonomia).
L'osteoporosi è una malattia caratterizzata da una progressiva riduzione della componente minerale e proteica dell’osso: le ossa diventano porose, fragili, perdono elasticità e resistenza e, di conseguenza, aumenta il rischio di fratture per traumi anche di entità minima. Le zone maggiormente esposte sono il polso, le vertebre e il femore.
L’esame più sicuro e attendibile per rilevare l’eventuale presenza di osteoporosi è la Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) . Quanto ai trattamenti terapeutici, sono in genere di due tipi: inibitori del riassorbimento osseo (ad esempio estrogeni, calcitonina, bifosfonati) e stimolatori della formazione di nuovo osso (ad esempio i fluoruri) .
La migliore cura per l’osteoporosi resta, tuttavia, un’attenta prevenzione. E’ importante costruire una buona massa ossea fin da piccoli, grazie all’attività fisica e a un’alimentazione ricca di calcio e di vitamina D. In particolare, alle ragazzine va insegnato che si può rimanere in linea senza perdere il proprio prezioso patrimonio osseo.
Per garantirsi il giusto quantitativo di calcio bisogna consumare innanzitutto i latticini. Chi ha problemi di colesterolo o di sovrappeso può orientarsi su quelli light, che contengono meno grassi ma assicurano un quantitativo di calcio pari a quello di latte e formaggi interi. Per chi invece soffre di intolleranza al lattosio c’è il latte delattosato. Anche altri alimenti forniscono buone quantità di calcio: pesce, frutta secca, broccoli, cavoli, cime di rapa e legumi. Attenzione invece al sale, che favorisce la perdita di calcio con le urine.
Il calcio ci permette di invecchiare in salute, mantenendo il nostro scheletro forte e sano. Non solo: secondo le più recenti ricerche, se assunto con la dieta riduce il rischio di un aumento di peso.
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A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.