Osteoporosi: 5 cose che una donna deve sapere
Gravidanza, allattamento e rischio osteoporosi, cosa c’è di vero?
Cause e fattori di rischio dell’osteoporosi nelle donne.

L’osteoporosi comporta una perdita di densità delle ossa, graduale nel tempo, tale da renderle deboli e soggette a frattura. A differenza di ciò che si pensa, è una malattia che può colpire anche gli uomini, oltre che le persone giovani, benché sia innegabilmente – data l’alta incidenza - una malattia fortemente riconducibile alle donne dopo la menopausa, che all'inizio non presenta sintomi evidenti.
Ecco quindi cosa occorre sapere al riguardo per agire per tempo con la prevenzione, in ottica femminile.
1. Cause e fattori di rischio al femminile e non
Essere donna rappresenta un fattore di rischio genetico importante in caso di osteoporosi, così come la familiarità ed il fisiologico invecchiamento. Non avere più il ciclo mestruale, sia per la menopausa naturale (precoce o meno) che chirurgica (isterectomia), aumenta il rischio di incappare in tale condizione come pure essere caratterizzate da una corporatura esile. Anche alcune malattie predispongono maggiormente al pericolo di contrarre l’osteoporosi (artrite reumatoide, diabete, anoressia), così come determinati farmaci: glucocorticoidi (ad esempio quelli per l’artrite, l’asma o il lupus), antiepilettici, gonadotropina (per curare l’endometriosi), antiacidi, ormoni tiroidei e medicinali usati contro il tumore al seno. Non bere, non fumare, fare attività sportiva, evitare il sovrappeso e preferire una dieta ricca di calcio, magnesio e vitamina D sono i consigli degli esperti per tenere lontano gli altri fattori di rischio.
2. Quando e come controllare la densità ossea
Esistono dei test molto semplici per controllare la densità ossea come la MOC DEXA. Questa è raccomandata alle donne con più di 65 anni o a quelle più giovani che hanno fattori di rischio (come la menopausa precoce ad esempio).
3. Rinforzare le ossa sin da bambine
Il modo migliore per prevenire l’osteoporosi è quello di rafforzarle sin dall’infanzia ed adolescenza: importante è in tal senso un buon apporto nutrizionale con cibi ricchi di calcio e vitamina D nelle bimbe e ragazze dai 9 ai 18 anni.
4. Osteoporosi e gravidanza
Durante la gravidanza il bambino per formare adeguatamente il suo apparato scheletrico necessita di molto calcio: la donna incinta a volte non ne assume abbastanza e può perderne a scapito delle sue ossa. E’ dunque importante verificare con il proprio ginecologo se si stanno assumendo le giuste quantità di calcio e vitamina D ed eventualmente integrarle.
5. Osteoporosi e allattamento al seno
Sembra sia vero: durante l’allattamento al seno la donna può avere un calo di densità ossea. Studi scientifici hanno però dimostrato come questo sia solo temporaneo, ovvero si ripristina la condizione precedente alla gravidanza nell’arco di 6 mesi dall’inizio dello svezzamento del bimbo.
Fonte: WomenHealt.gov
Foto: Flickr
A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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