Patologie Scoliotiche in età evolutiva: prevenzione per il domani!

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Patologie Scoliotiche in età evolutiva: prevenzione per il domani!

30-06-2011 - scritto da Internullo

Approccio diagnostico e terapeutico della scoliosi.

In età evolutiva si evidenziano sempre con maggiore frequenza le patologie di deviazione laterale della colonna vertebrale.

Vengono definiti atteggiamenti scoliotici tutte quelle patologie che hanno delle possibilità di reversibilità della stessa deviazione. Le scoliosi, invece, sono delle patologie che hanno insito il concetto della quasi irreversibilità perché oltre alla deviazione laterale vi è anche la rotazione vertebrale specifica. Le deviazioni scoliotiche di solito compaiono, per la maggior parte dei casi, intorno ai 10 anni e si accentuano sensibilmente con il comparire dei caratteri sessuali secondari (comparsa dei peli, modificazione della voce, sviluppo mammario ed improvvisa crescita in altezza). Le deviazioni scoliotiche tendono a peggiorare fino alla comparsa del menarca, (nelle femmine l’inizio del ciclo mestruale) e diminuiscono (per circa 36 mesi fino ad esaurimento del rischio evolutivo) fino al termine della crescita ossea. La patologia scoliotica si presenta con maggior frequenza nel sesso femminile con un rapporto di 4/1 rispetto al sesso maschile e risente fortemente della familiarità. Da recenti studi, si considera la scoliosi a rischio per l’età adulta, la situazione in cui i trattamenti di prevenzione non sono stati adottati troppo precocemente senza indurre un compenso statico della deviazione scoliotica. Dal punto di vista scientifico nessun tipo di sport compreso il nuoto ha azione terapeutica. Attualmente nell’approccio diagnostico e terapeutico delle patologie in questione, si tende sempre di più ad analizzare il problema in maniera multidisciplinare. Infatti nello studio diagnostico ed evolutivo delle deviazioni rachidee, sono sempre più coinvolti insieme all’Ortopedico ed al Fisiatra anche gli specialisti in Odontoiatria. Una scoliosi non curata in tempi adeguati, può provocare in età adulta tantissimi danni e gravi limitazioni funzionali come per esempio:
- Lombalgie,
- Lombosciatalgie,
- Diminuizione della capacità respiratoria,
- Gravi danni anche dal punto di vista estetico con formazioni di gibbosità (gobba).

Nei limiti, dettati dallo spazio e dalla volontà di esprimere solo concetti elementari e di stimolo, ho cercato tramite questo articolo, di provocare la curiosità e di attirare l’attenzione verso queste patologie che sempre con maggior frequenza colpiscono i nostri giovani. In altre parole, non ha molta importanza quali sono i gradi della scoliosi al termine della crescita, ma è molto più importante che la deviazione scoliotica venga compensata e che abbia un equilibrio statico nel proseguimento della vita. Il miglior trattamento delle patologie scoliotiche è sicuramente la diagnosi precoce. Una volta accertata clinicamente e radiologicamente l’esistenza della deviazione strutturata, i correttivi terapeutici sono:
- I tutori ortopedici (es. busti) che devono sempre essere costruiti su misura,
- La fisioterapia che può integrare e aiutare la correzione delle asimmetrie secondarie alla scoliosi.

Diventano importanti nella prevenzione le visite mediche in ambiente scolastico a scopo di screening a livello delle scuole elementari alternando gli anni scolastici e ripetendole ogni due anni anche nelle stesse classi perché un quadro clinico negativo può diventare positivo pertanto manifestarsi qualche segno che prima non c’era. Importante diventa l’ambiente famigliare, luogo anch’esso di prevenzione, dove una predisposizione famigliare è già campanello d’allarme; si deve cercare di aiutare i propri figli nel far capire quali sono gli atteggiamenti scorretti da non seguire, molta attenzione deve porre la madre verso i propri figli nell’osservare se una spalla è più alta o bassa dell’altra o se un vestito non calza perfettamente. Anche questi sono segni da attenzionare. Se si riscontra qualcosa o il proprio pediatra ha un dubbio diagnostico diventa fondamentale la visita ortopedica che serve per porre una diagnosi e un iniziale, eventuale, trattamento terapeutico. L’importante è che si effettui dopo la prima visita ortopedica un controllo clinico ogni 6 mesi per controllare l’evoluzione della scoliosi fino a sviluppo osseo completato.


Dott. Giuseppe Internullo
Specialista in Ortopedia
Via Romano, 24 CALTAGIRONE (CT)
Per informazioni 0933-23843
www.chirurgiadellamanocatania.it

Profilo del medico - Internullo

Nome:
Giuseppe Internullo
Comune:
CATANIA
Telefono:
095497305
Professione:
Medico specialista attività privata
Posizione:
www.chirurgiadellamanocatania.it
Occupazione:
Chirurgia della mano
Specializzazione:
Ortopedia e traumatologia, Chirurgia della mano
Contatti/Profili social:
sito web


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