Pediculosi un problema ricorrente
I pidocchi infestano le teste dei bambini: in questa primavera il problema è molto diffuso soprattutto nelle classi dell'asilo
Asili nido e scuole materne: come ogni anno è allarme pidocchi
Negli ultimi anni il problema pidocchi si presenta ripetutamente: la presenza del parassita non è assolutamente legata all’igiene personale, ma l’infestazione è più probabile nelle aree urbane piuttosto che in quelle rurali; sembra che le temperature elevate e l’umidità favoriscano la loro diffusione, infatti è scientificamente provato che i pidocchi del capo vivono molto bene per temperature comprese fra i 29 e i 30 °C, per temperature inferiori ai 25 °C il pidocchio non riesce a deporre le sue uova.Luogo privilegiato per la loro diffusione sono le scuole e in particolare la scuola materna, dove c’è più promiscuità rispetto al nido o alla scuola elementare: di solito il contagio avviene per contatto diretto oppure per scambio di pettini, spazzole o nastrini. Le bambine sono più soggette a sviluppare pediculosi probabilmente a causa della lunghezza dei loro capelli.
I genitori svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella risoluzione della problematica pidocchi: di solito i bambini si grattano la testa insistentemente soprattutto dietro la nuca.
Per capire se i pidocchi sono presenti o meno è bene passare su capelli asciutti o umidi un pettine a denti molto stretti per evidenziare l’eventuale presenza di lendini, pidocchi adulti, ninfe o uova vitali. Se l’esito dell’ispezione è positivo è bene usare i prodotti specifici a base di insetticidi topici capaci di debellare l’infezione.
La rimozione delle uova, però, va fatta avvalendosi del pettine a denti stretti: quest’operazione è necessaria e non vi sono alternative valide. I trattamenti di solito vanno ripetuti dopo una settimana; è buona norma anche in casa non scambiarsi pettini e altri oggetti di uso personale ed è bene lavare federe e lenzuola ad elevata temperatura.
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