Placenta accreta, diagnosi e rischi da evitare
Complicanze della placenta accreta: la più importante e comune è una forte emorragia post partum
Difficile la diagnosi certa di placenta accreta prima del parto
Si parla di placenta accreta quando questa si sviluppa attaccata all'endometrio, in parte o totalmente. E' una condizione ostetrica grave che può mettere a rischio la donna durante il parto. La placenta di solito si stacca dalla parete uterina in modo facile e naturale, subito dopo l'espulsione del bambino, anche con un parto naturale. Questo non avviene in caso di placenta accreta che quindi richiede una rimozione forzata, correlata ad un forte sanguinamento.Un'emorragia post partum è infatti la complicanza più importante e comune di questa condizione: può mettere a repentaglio la vita della donna, per mancata coagulazione (cioè se il sanguinamento non si interrompe) o perché può dar luogo ad insufficienza polmonare e/o renale.
Per il bimbo c'è un rischio di nascita prematura. Per tali motivi se si è in presenza di un sanguinamento vaginale durante il terzo trimestre di gravidanza, è opportuno consultare il proprio medico o, in caso di sanguinamento importante rivolgersi ad un pronto soccorso.
Ma c'è una possibilità di identificare precocemente questa condizione? Sì, ma difficilmente con certezza prima del parto. In realtà, se si hanno fattori di rischio (come la placenta previa, età avazata o precedenti chirurgici all'utero), sin dalla prima ecografia il ginecologo potrà andare a cercare con maggiore attenzione delle anomalie placentari. Gli ultrasuoni non sono però determinanti ed in casi sospetti possono essere accompagnati da una Risonanza Magnetica.
Utile anche abbinare esami del sangue che potrebbero evidenziare un aumento altrimenti inspiegabile dei valori di alfa fetoproteina. Tale aumento è stato collegato a placenta accreta.
In tali casi va programmato un taglio cesareo per la nascita dei bambini. Può essere necessario in caso di una placenta accreta totale e profonda rimuovere l'utero con un'isterectomia, dopo il parto, precludendo così altre gravidanze.
Foto: Flickr
A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.