Poco liquido aminiotico in gravidanza, quali rimedi?
Cosa significa e cosa fare se il liquido amniotico è ridotto
Amnioinfusione, una tecnica per sopperire all’oligoidramnios
Il liquido amniotico, come sappiamo è particolarmente importante per la crescita protetta del bambino nel pancione della mamma, durante tutta la gravidanza: non solo funge da cuscino attutendo i movimenti del corpo, evita la compressione del cordone ombelicale, ma soprattutto, raccogliendo in se le urine del piccolo, ne racconta anche un prezioso elemento dello stato di benessere. Ma se è poco? Che vuol dire? E come aumentare le quantità di liquido amniotico in gravidanza? Non esistono molti trattamenti efficaci a dir la verità per risolvere il problema che, parlando in medichese si chiama oligoidramnios.
Diciamo subito che avere poco liquido amniotico a fine gravidanza è piuttosto normale, ma se questo avviene nelle settimane precedenti occorre scovare la causa. Tra le più comuni troviamo:
- La rottura precoce delle acque (rottura prematura del sacco amniotico)
- Invecchiamento della placenta
- Ipertensione della mamma, cronica o preeclampsia
- Utilizzo di alcuni farmaci, (come gli ACE inibitori)
- Problemi di salute del bambino
Uno dei consigli che in genere i medici danno è quella di bere più liquidi, soprattutto se la mamma si trova in condizione di disidratazione, e poi di stare a riposo: nel caso si fosse formata una lieve fessura della sacca amniotica, potrebbe richiudersi da sola. Esiste comunque una tecnica medica per risolvere il problema seppur per pochissimo tempo ed è la cosiddetta amnioinfusione che consiste, come suggerisce il nome, in una sorta di “trasfusione” nel sacco amniotico, di una soluzione salina.
Questa si può fare con un ago (per via eco guidata) per migliorare la visibilità delle immagini e controllare lo stato di salute del feto durante l’ecografia o durante il travaglio per lenire la pressione sul cordone ombelicale. In tal caso la soluzione viene iniettata attraverso un catetere direttamente dalla cervice uterina. Se questo non risolve, è necessario intervenire con il cesareo.
Più grave dell’ oligoidramnios ovvero dello scarso liquido amniotico è di sicuroanidramnios, quando cioè è arriva ad essere totalmente assente.
Foto: Flickr
A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.