Polonia: l'entrata nella UE può essere la causa di un aumento delle allergie

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Polonia: l'entrata nella UE può essere la causa di un aumento delle allergie

20-12-2013 - scritto da Patrizia Frattini

Le allergie nella aree rurali della Polonia sono in aumento, e potrebbe essere colpa dell'Unione Europea

Uno studio britannico dai risultati sorprendenti evidenzia il legame tra l'entrata nella EU della Polonia e lo sviluppo di allergie

Polonia: l'entrata nella UE può essere la causa di un aumento delle allergie Uno studio britannico ha rilevato che la prevalenta della atopia, la predisposizione allo sviluppo di reazioni allergiche, è passata nelle zone rurali della Polonia dal 7% al 20% nel periodo compreso tra il 2003 e il 2012.

I ricercatori che si sono occupati di questo studio pensano che questo aumento possa essere dovuto ai cambiamenti nelle pratiche agricole adottate in Polonia dopo l'entrata nella UE, con l'adozione delle politiche agricole europee, e all'adozione di uno stile di vita sempre più "occidentalizzato".

Nel 2003 in molti villaggi i contadini tenevano sui loro terreni mucche o maiali. L'esposizione, soprattutto in giovane età, a questi animali da fattoria avrebbe protetto la popolazione dallo sviluppo di allergie. Con l'adozione di uno stile di vita più "occidentale", invece, la popolazione sarebbe diventata anche più sensibile agli allergeni.

L'autore dello studio, il professor Paul Cullinan, del National Heart and Lung Institute pressp l'Imperial College di Londra, ha spiegato che asma e la cossidetta "febbre da fieno" sono patologie che hanno conosciuto una forte crescita in Polonia a seguito dell'adozione di uno stile di vita più moderno e che ci si potrebbe quindi ragionevolmente aspettare un aumento simile anche in altre regioni del mondo che si stanno "occidentalizzando" a seguito della loro crescita economica.

Infine, uno sguardo ai dati raccolti dai ricercatori: nel 2003 la percentuale di atopia nell apopolazione era del 7,3%, mentre nel 2012 lo stesso dato è arrivato al 19,6%. Anche gli affetti da febbre da fieno sono saliti dal 3% del 2003 al 7,7% dek 2012. Parallelamente, è stato registrato un calo nella percentuale di popolazione quotidianemente a contatto con animali da fattoria: dal 33% del 2003 al 14% del 2012.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Allergy and Clinical Immunology.
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A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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