Punture da acaro: ecco cosa fare
Non solo starnuti e occhi arrossati, la presenza di acari può portare anche alla comparsa di pomfi arrossati e pruriginosi
Responsabili di un gran numero di allergie, gli acari si annidano in piumoni, materassi e tappeti
Sono ospiti indesiderati invisibili ma non per questo poco fastidiosi: gli acari della polvere si annidano nelle nostre case, proliferando nei materassi, nei libri, nei piumoni e in ogni angolo polveroso e provocando, nei soggetti allergici, i sintomi tipici della rinite allergica.Ma starnuti, occhi arrossati e congestione nasale non sono gli unici "indizi" della presenza in casa degli odiati esserini. Tra le conseguenze nefaste dell'avere come "coinquilini" gli acari della polvere vi può anche essere la comparsa sulla pelle di pomfi pruriginosi e arrossati: le punture dell'acaro.
Si tratta di punture da non sottovalutare, poiché possono avere conseguenza che vanno dalla semplice comparsa di dermatiti fino allo sviluppo di malattie più gravi, come la scabbia. Particolare ancor più spiacevole, occorre sapere che con il morso l'acaro deposita sotto la pelle le sue uova, causando in questo modo la comparsa di infiammazioni e di alcune patologie.
Alla comparsa di punture "sospette" sulla pelle occorre dunque recarsi dal proprio medico, che saprà formulare una diagnosi corretta e prescrivere la terapia più adeguata, che generalmente comprende l'impiego di pomate o, in casi gravi, di antibiotici.
Ma prevenire, si sa, è meglio che curare: meglio quindi seguire questi semplici consigli per liberare la vostra casa dagli odiati acari e per tenerli lontani a lungo.
Foto: Wikimedia Commons
A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.