Radioummunoterapia con la tecnica AVIDINA-BIOTINA nello studio delle lesioni mammarie
Radiazioni intelligenti che colpiscono le cellule maligne ma risparmiano quelle sane
La radioimmunoterapia e’ la cura dei tumori attraverso anticorpi carichi di radiazioni intelligenti che colpiscono le cellule maligne ma risparmiano quelle sane.
Aspetto frenante nella sua applicazione e’ costituito dagli anticorpi dispersi cioe’ di quelle proteine portatrici di radioattivita’ che non riescono a raggiungere il bersaglio tumorale. Gli anticorpi vengono caricati di radioattivita’ in un secondo tempo, quando i dispersi hanno gia’ abbandonato l’organismo. La tecnica avidina-biotina e’ stata ideata perche’ rende possibile il caricare di radioattivita’ solo quegli anticorpi che si posizionano sul tumore. I tumori risultati piu’ sensibili sono il glioblastoma ed ovaio. Avendo a disposizione molti anticorpi monoclonali ognuno capace di riconoscere specifici antigeni tumorali e’ stato possibile utilizzarli per trasportare un agente radioattivo capace di distruggere la cellula tumorale.
Il limite della metodica e’ rappresentato dal fatto che l’anticorpo marcato si lega al tumore solo in una piccola percentuale(circa 1%) mentre la maggior parte degli anticorpi continua a circolare nel sangue e finisce per disperdersi nell’organismo, accumulando radiazioni nei tessuti sani, nel rene nel fegato e nel midollo osseo dove possono creare danni.
La tecnica radioimmunologica avidina-biotina e’ un sistema capace di prevenire la dispersione degli anticorpi radioattivi, quindi anche il PRETARGETING si basa sull’impiego di anticorpi monoclonali, non direttamente radioattivi ma resi tali dopo che sono giunti a destinazione e quando i dispersi sono stati eliminati. Gli anticorpi monoclonali una volta iniettati vanno a collocarsi sul tumore in 24-48 ore e li’ rimangono per 3-5 giorni, mentre la dose dispersa in altri organi viene eliminata attraverso le urine in 2-3 giorni.
Per veicolare l’agente radioattivo verso il tumore il sistema avidina-biotina sfrutta l’attrazione fra due molecole: l’avidina e la biotina ovvero vitamina h. L’avidina proteina presente nell’albume dell’uovo e’ in grado di formare legame con quattro molecole di biotina.
La step-pretargeting con avidina-biotina si realizza in tre fasi:
-1 giorno.:i pazienti in tratt. e.v con anticorpi monoclonali legati in precedenza a molecole di biotina. Questi anticorpi andranno sul loro bersaglio (tumore) nell’arco di 24-48 ore
-2 giorno: dopo 24 -48 ore dalla somministrazione il paziente riceve un’altra infusione e.v di avidina, per affinita’ l’avidina si lega alla biotina presente sul tumore mentre parte di essa rimasta in circolo viene metabolizzata a livello epatico. L’avidina ha 4 siti di legame ,4 piccole tasche in cui potra’ inserire altre molecole di biotina.
-3 fase:i pazienti ricevono un’ultima iniezione di biotina in precedenza marcata con isotopo radioattivo,quando gli anticorpi non legati al tumore sono stati eliminati.
La biotina radioattiva e’ calamitata dall’avidina presente nel tumore e raggiunge in pochi minuti il suo target specifico provocandone la distruzione. La biotina radioattiva non legata al tumore viene eliminata attraverso i reni.I tipi di tumore sensibili a questa terapia sono quelli del cervello, ovaio, e linfomi.
Anche se il trattamento e’ stato ben tollerato e privo di effetti collaterali specifici di altre terapie e’ doveroso sottolineare che si tratta di terapia sperimentale indicata per alcuni tipi di neoformazioni e quando il tumore non supera 2-3 centimetri di diametro.Il sistema pretargeting risulta valido per tutti i tipi di tumore per i quali sono disponibili anticorpi specifici e richiede strutture idonee all’utilizzo di radioisotopi.
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
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Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla
