Rosolia in gravidanza, aumentati i casi nel 2012
Il 2012 ha registrato un picco di incidenza di rosolia in gravidanza e di sindrome da rosolia congenita
Teniamo alla larga la rosolia: in gravidanza è pericolosa!

E’ un progetto ambizioso, è vero, ma raggiungibile con le adeguate campagne vaccinali. Per la rosolia infatti esiste un vaccino ampliamente efficace già dagli anni ’70. Chi di voi come me ricorda la vaccinazione fatta direttamente a scuola con quello che sembrava un fischietto?
I dati forniti dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) parlano chiaro: tra il 2005 e il 2012 sono stati registrati 95 casi di rosolia in gravidanza, 17 dei quali nell'ultimo anno (un picco lievemente maggiore solo nel 2008). Ne sono purtroppo derivati 23 aborti, 24 casi di sindrome da rosolia congenita ed un nato morto.
Sempre nello stesso lasso di tempo, sono stati identificati (oltre le diagnosi di rosolia in gravidanza) 59 casi di rosolia congenita e 16 appartengono al 2012. E’ vero che questa infezione virale, come molte altre è soggetta a recrudescenze cicliche, ogni 5-6 anni, ma tutto ciò, avvertono gli esperti, sembra essere provocato proprio da una scarsa aderenza alla vaccinazione antirosolia.
Sia chiaro, 16 casi in un anno, nel totale delle nascite dei bambini italiani è un numero veramente minimo e quindi non deve scatenarsi il panico: del resto tra i 95 contagi in gestazione, la metà delle nascite non ha comportato problemi. Però anche una sola vita ha un grandissimo valore ed ogni mamma sa quanto sia fondamentale preservare quella del proprio bambino, soprattutto se esiste la possibilità di farlo con un vaccino.
Il farmaco non è obbligatorio, ma fortemente consigliato e gratuito per tutti i bambini e per le ragazzine non ancora immuni dopo la pubertà. Si può eseguire con la trivalente, insieme al vaccino per il morbillo e la parotite.
E’ dunque una scelta questa vaccinazione (io in primis sono fortemente contraria all’uso indiscriminato di medicinali e vaccini laddove non necessario, ma questo sono contenta di averlo “subìto da ragazzina), da valutare individualmente. Ma manca poco all’eradicazione totale della malattia ed è una segnalazione che mi sembra giusto fare, ricordando anche che la SRC comporta gravi problemi alla vista, sordità, malformazioni cardiache e ritardo mentale.
In alternativa basta fare il rubeotest per comprendere se si è immuni alla malattia (non sempre c'è certezza nella memoria delle nonne) prima di intraprendere la strada del concepimento o all'inizio della gravidanza stessa. Il rischio è soprattutto nei primi 3 mesi. Nei bambini, al contrario, la rosolia è una malattia esantematica pressocché innocua.
Leggi qui il documento del Ministero della salute al riguardo
Foto: Flickr
A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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