Salute in classe: le nuove direttive per prevenire asma e allergie nelle scuole

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Salute in classe: le nuove direttive per prevenire asma e allergie nelle scuole

14-05-2013 - scritto da Patrizia Frattini

Una normativa italiana raccomanda alcune buone pratiche per rendere più salubri gli ambienti scolastici

Le direttive per prevenire le allergie nell'ambiente scolastico

Di allergie a scuola avevamo già parlato in questo post, mettendo sul banco degli imputati alcuni tipi di gesso e altri strumenti didattici contenenti proteine del latte. Purtroppo però a scatenare reazioni allergiche nei bambini durante le lezioni non sono soltanto gesso, colla o inchiostro ma anche polvere, una scarsa qualità dell’aria, muffe e umidità.

Quello che dovrebbe essere il posto più sicuro per i nostri figli, insomma, non sempre è anche il più salubre e questo sia a causa di carenze di progettazione, carenze edilizie o architettoniche e sia a causa di carenze gestionali, cioè della mancata attuazione di semplici accorgimenti che consentirebbero una migliore qualità dell’aria.

Per porre rimedio a questo problema sono state emanate a inizio maggio le “Linee di indirizzo per la prevenzione nelle aule scolastiche dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma”. Tra le indicazioni riportate, nel documento (disponibile per intero sul sito del Ministero della Salute, a questo link) vengono elencati anche i requisiti imprescindibili per una buona gestione della qualità dell’aria nelle scuole:

  • Divieto assoluto di fumo a scuola
  • Assenza di muffe nell’edificio scolastico
  • Adeguato sistema di pulizia e manutenzione
  • Adeguato controllo dei sistemi di ventilazione nelle classi
  • Monitoraggio periodico dei parametri della qualità dell’aria nella scuola
  • Formazione degli studenti, insegnanti e personale scolastico, responsabile della gestione, della manutenzione e pulizia
Il programma di prevenzione è stato elaborato da Gard Italy (Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases), che avverte: “Nelle strutture scolastiche italiane sono state rilevate numerose criticità igienico sanitarie e di qualità dell’aria indoor”. Una osservazione, questa, confermata dai dati: il 59% degli edifici scolastici nel nostro Paese sono infatti stati costruiti prima del 1975 e da recenti studi è emerso che le quantità maggiori di inquinanti (anidride carbonica, fornaldeide, inquinamento) nelle aulee si registrano proprio nel momento in cui i bambini sono nelle classi.

Foto: Flickr.com


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