Sembra allergia ma non lo è: la rinite cellulare
Gli stessi sintomi di una rinite allergica possono essere causati da altre patologie: ecco cos’è la rinite cellulare e come distinguerla da un’allergia
La rinite allergica colpisce in media il 35% della popolazione, la rinite cellulare invece ha una percentuale di incidenza del 20%
Naso che cola, congestione nasale, prurito al naso: i sintomi tipici di una allergia, ma non solo. A provocare gli stessi sintomi infatti potrebbe anche essere una patologia di origine non allergica. Si definisce allergia, infatti, una reazione immunitaria IgE mediata nei confronti di determinate sostanze chiamate allergeni. Se il sistema immunitario non interviene, la causa dei sintomi sarà però da ricercare altrove.Anche per questo motivo è importante evitare le auto diagnosi: per evitare di scambiare per allergia una patologia che in realtà non ha origine allergica e magari di prendere farmaci antiallergici senza ottenere alcun beneficio. Rivolgendosi al medico, invece, sarà possibile verificare con un semplice prick test se veramente si è affetti da allergia. Se i test allergologici sono negativi, invece, potrebbe trattarsi di rinite cellulare.
Si tratta di una patologia la cui sintomatologia è del tutto simile a quella di una rinite allergica, questa malattia è però provocata dalla presenza nelle cavità nasali di cellule generalmente presenti nel sangue. La rinite cellulare è curabile, ma ovviamente soltanto dopo essere giunti alla corretta diagnosi. Se non curata questa malattia può condurre alla comparsa di polipi nasali e di asma.
Come diagnosticare una rinite cellulare? Attraverso un esame citologico nasale, cioè attraverso il prelievo di una piccola quantità di cellule dalla cavità nasale. Si tratta di un esame assolutamente non cruento che consente di riconoscere la malattia e quindi di mettere in atto le adeguate misure terapeutiche.
Foto: Flickr.com
A cura di Patrizia Frattini aka Rockcopy, copywriter e Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2012, da anni attiva (anche, ma non solo) nel settore dell’informazione scientifica e divulgativa.
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