Sindrome della bocca urente: cos'è e quali sono i sintomi

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Sindrome della bocca urente: cos'è e quali sono i sintomi

26-01-2017 - scritto da Paola Perria

Sintomi, cause e cure della "Burning Mouth Syndrome", sindrome della bocca urente: quando la lingua brucia e pizzica, senza un perché.

Se la tua bocca va a fuoco anche senza aver mangiato peperoncino, potresti avere una "strana" sindrome.

Sindrome della bocca urente: cos'è e quali sono i sintomi

Bocca e lingua che bruciano, pizzicano, fanno male per giorni e persino mesi senza causa apparente: sono i sintomi di una misteriosa sindrome chiamata “sindrome della bocca urente” (BMS, dall’inglese Burning Mouth Syndrome), anche definita stomatopirosi, che si stima colpisca circa il 3% della popolazione mondiale.

Chi soffre di questa alterazione descrive il dolore come simile a quello di una scottatura, ma anche come quello di una puntura di spillo che si concentra soprattutto sulla punta della lingua ma che può interessare anche le labbra e persino l’intera mucosa orale, inclusi il palato e la zona interna delle guance. A volte, ma non sempre, il gusto ne risulta alterato, soprattutto perché alcuni cibi o bevande possono accentuare bruciore e formicolio. 

Il dolore e il formicolio, così come la fastidiosissima sensazione di esserci scottati con il caffè bollente senza, però, aver toccato cibo o liquidi, si possono manifestare all’improvviso, come alterazione della normale sensibilità della mucose di lingua e bocca, ma è difficile risalire alle cause della sindrome della bocca urente e soprattutto trovare una soluzione adeguata.

 

SINDROME DELLA BOCCA URENTE: TRE SOTTOTIPI

A seconda dell'intensità dei sintomi e dell'insorgenza, la sindrome della bocca urente viene classificata in tre sottotipi principali, che sono:

  1. BMS 1: dolore e bruciore si manifestano a digiuno al risveglio e si protraggono fino a tutta la prima parte della giornata, per poi attenuarsi nelle ore successive
  2. BMS 2: le sensazioni alterate persistono nel corso di tutta la giornata, senza ridursi (è il caso più comune)
  3. BMS 3: il bruciore si manifesta solo in alcuni momenti o giorni, ma alternato a condizioni di perfetta normalità. Questo sottotipo è, però, il meno frequente

 

SINDROME DELLA BOCCA URENTE: IDIOPATICA O DERIVANTE DA ALTRE PROBLEMATICHE

La sindrome della bocca urente viene ulteriormente classificata in due tipologie a seconda che il problema sia idiopatico (senza causa apparente) o derivante da altre condizioni patologiche o fisiologiche:

  1. BMS primaria: quando la sindrome si manifesta senza che vi sia un problema medico a giustificarlo, si parla di forma primaria che viene per lo più attribuita ad un danno subito dai nervi che controllano la percezione del dolore e del gusto (ma si tratta comunque di una possibilità, non della certezza della causa)
  2. BMS secondaria: in questo caso la sindrome della bocca urente insorge secondariamente ad altra condizione morbosa preesistente o alterazione fisiologica legata a cure e condizioni particolari, tra cui:
  • Allergie a cibi, metalli (ad esempio al nichel), o composti presenti nelle otturazioni dentali o nelle protesi, e persino in alcuni adesivi per dentiere
  • Secchezza delle fauci associata a sindromi dermatologiche specifiche come quella di Sjorgen o derivante dall’assunzione di farmaci (tra cui i medicinali per abbassare la pressione)
  • Conseguenza di radioterapia o interventi chirurgici o dentali al cavo orale
  • Carenze vitaminiche (del gruppo B soprattutto), o di ferro
  • Conseguenza di reflusso gastroesofageo
  • Micosi o infezioni al cavo orale, come quella da Lichen planus, Herpes zoster o Candida albicans

 

UNA DIAGNOSI DIFFICILE

Giungere alla diagnosi di BMS non è impresa facile, perché molte persone sopportano i sintomi senza rivelarli, in attesa che il tutto passi magicamente. In alcuni casi, poi, il disturbo si attenua durante i pasti e il normale stimolo dell’appetito non ne viene modificato. Pertanto, considerando che alla vista lingua e palato appaiono del tutto sani, ed è solo la sensazione “interna” ad essere condizionata, spesso anche i medici di settore – in particolare dentisti, dermatologi e stomatologi – tendono a sottovalutare il problema.

Detto questo, quando la sindrome di acuisce o perdura nel tempo, in genere chi ne soffre, esasperato dai sintomi, si rivolge ad uno specialista per un controllo e una soluzione al problema.

Individuare la sindrome dipende, quindi, da una corretta interpretazione della sintomatologia descritta dal paziente, e pertanto la diagnosi può arrivare dopo molto tempo a causa della sua complessità.

 

GLI ESAMI A CUI SOTTOPORSI IN CASO DI BMS PRIMARIA

La BMS primaria appartiene al gruppo di malattie dermatologiche definite come allopatie (neuropatie della pelle e delle mucose), le quali a loro volta sembrano avere come origine anche una forte componente psicogena (persone molto stressate, ansiose o ipersensibili sono più a rischio di svilupparle).

Oltre all’esame della bocca e all’analisi della sintomatologia, per una corretta diagnosi potrebbero rivelarsi utili anche altri test tra cui:

  • Test del sangue per scoprire eventuali carenze nutrizionali, infezioni, alterazioni ormonali
  • Tampone oro-faringeo
  • Test della produzione salivare
  • Biopsia del tessuto orale

 

LE POSSIBILI TERAPIE PER LA BMS PRIMARIA

Eccolo, il vero tasto dolente. Non esistono terapie del tutto risolutive del problema, soprattutto se consideriamo la BMS primaria. Infatti se dolore e bruciore sono conseguenza di altra patologia o, ad esempio, dell’assunzione di determinati farmaci o di problemi ormonali, risolvendo la causa primaria si dovrebbe anche eliminare il sintomo secondario. Ma nel primo caso le cose non sono così semplici.

Esistono dei farmaci che sono in grado di alleviare la sintomatologia, ma non sembrano ugualmente efficaci per tutti i pazienti. Per ridurre la sensazione dolorosa è bene utilizzare prodotti per l’igiene orale anallergici, quindi privi di alcol, parabeni, triclosan o sodio lauril solfato, nonché evitare o limitare il consumo di cibi acidi o piccanti. Evidentemente per la stessa ragione sarebbe meglio eliminare anche tabacco e bevande alcoliche.

La buona notizia è che la sindrome della bocca urente primaria, dopo mesi di sofferenza, tende a regredire da sola, spontaneamente.

Il pericolo di recidive, come per tutte le neuropatie a forte componente psicogena rimane, però, sempre alto.

 

Foto | via Pinterest



A cura di Paola Perria, Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master I livello in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere.
Profilo Linkedin di Paola Perria
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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