Stress e ansia nel gatto

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Stress e ansia nel gatto

28-05-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Problemi comportamentali del gatto possono dipendere da ansia e stress

Anche il gatto può soffrire di ansia e stress...

Stress e ansia nel gatto Un improvviso e strano comportamento del gatto domestico? Può dipendere da una situazione di stress o di ansia. A crearlo, condizioni serie ed evidenti, ma anche piccoli cambiamenti nella routine o nell’ambiente quotidiano. Che fare? E come rendersi conto del malessere del micio?

Tra i sintomi di rilievo di stress del gatto ci sono sicuramente i più comuni cambiamenti nel comportamento abituale: evitare d’improvviso l’utilizzo della lettiera, aggressività nei confronti di altri gatti o umani, depressione ed apatia, tendenza a nascondersi. La prima cosa da fare al manifestarsi di questi atteggiamenti è rivolgersi ad un veterinario affinché si escludano problemi di salute (come un’infezione delle vie urinarie laddove il micio evita la lettiera ad esempio); fatto ciò occorrerà concentrarsi su cosa ha provocato lo stato d’ansia ed attivarsi per correggere la situazione, laddove possibile ripristinando la serenità del felino. Buona norma è comunque prevenire queste situazioni.

Per farlo, cerchiamo di capire insieme cosa può turbare il nostro gatto.
Lo sapete meglio di me, i mici sono molto abitudinari e qualunque cambiamento anche minimo nel suo ambiente può metterlo a disagio: stiamo parlando dell’arrivo di un bimbo in famiglia, di un coniglio, un cane o un altro gatto. Lo stesso effetto lo si può avere anche in caso contrario, quando qualcuno va via per sempre o anche solo per più ore del solito nell’arco della giornata.

Nel primo caso è importante non far notare al gatto la differenza, non modificare le abitudini e le attenzioni nei suoi confronti a causa del nuovo arrivato: ad esempio chiudendo la porta della stanza del bimbo, fino a quel momento sempre aperta! Il micio non si deve sentire messo da parte o trascurato. Va altresì rassicurato in caso di una vostra lontananza, magari abituandolo (prima di un viaggio) stando ogni giorno qualche ora fuori in più rispetto al solito, per riempirlo poi di coccole al ritorno.

Anche i cambiamenti dell’ambiente fisico possono essere traumatici: andrebbero evitati il più possibile. Se c’è in corso un trasloco, il consiglio è di spostare per ultimo proprio il suo ambiente preferito, con i suoi giochini, cercando di riprodurre nella nuova casa le medesime situazioni della vecchia. Allo stesso modo i gatti non amano trasferirsi per le vacanze, si spaventano in contesti nuovi e rumorosi come le feste in casa (pensiamo ai fuochi d’artificio di capodanno) o altro.

Anche eventi catastrofici possono indurre stati d’ansia e stress: pensate ai mici e agli altri animali domestici coinvolti nell’uragano di Oklahoma! Ma gatti sensibili possono spaventarsi anche per un nostro temporale. La paura è un altro dei motivi di stress nel micio, quella di un’aggressione ricevuta ad esempio. Insomma, ogni comportamento anomalo del pet di casa (vale anche per i cani) deve essere analizzato a fondo per essere affrontato nel giusto modo affinché la convivenza domestica prosegua serena ed il micio non si senta più a disagio.

Spesso è difficile però e può essere necessario rivolgersi ad un esperto. Raccontateci le vostre esperienze e le soluzioni che avete adottato in caso di stress ed ansia nel gatto di casa.

Foto: reddit.com
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