Trombosi venosa? Meglio correre ai ripari: ecco le 5 regole d'oro
Riconoscere la trombosi venosa è importante, per poter adottare comportamenti preventivi ed evitare che il problema delle gambe gonfie diventi più serio.
Quando le gambe gonfie sono segno di trombosi venosa.
La trombosi venosa è un’infiammazione delle vene associata alla formazione di un coagulo di sangue (trombo) che può ostruire il passaggio del sangue all’interno del vaso sanguigno e rallentare la circolazione. I trombi possono essere la conseguenza di un danno ad una vena o di un’anomalia genetica ereditaria della coagulazione. La trombosi venosa colpisce di solito braccia o gambe ed è più frequente nelle donne e nelle persone anziane.
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Fattori di rischio della trombosi venosa:
- Immobilità prolungata, ad esempio durante un viaggio in macchina o in aereo oppure dopo un intervento chirurgico o una malattia che costringe a stare a letto per molto tempo
- Tumore, in particolare quello al pancreas che produce sostanze che favoriscono la coagulazione sanguigna
- Paralisi degli arti superiori o inferiori a causa di un ictus
- Uso del catetere venoso, che può ostruire parzialmente il passaggio del sangue nel vaso
- Gravidanza o post-parto, condizioni che aumentano la pressione sulle vene di gambe e bacino
- Uso della pillola anticoncezionale o della terapia ormonale sostitutiva, che possono favorire la coagulazione sanguigna
- Storie in famiglia di problemi della coagulazione o trombosi
- Sovrappeso, obesità
- Fumo
A seconda della posizione della vena colpita dal trombo, si parla di trombosi venosa superficiale (tromboflebite) o trombosi venosa profonda.
La tromboflebite si presenta con 5 segni tipici dell’infiammazione: febbre, arrossamento, gonfiore o edema, dolore e perdita della funzionalità. Il dolore, in particolare, si manifesta lungo il percorso della vena colpita dal trombo. Raramente questa condizione superficiale porta a complicanze.
La trombosi venosa profonda, al contrario, è più pericolosa perché in circa la metà dei casi è asintomatica e il trombo può staccarsi e raggiungere cuore e polmoni.
La terapia contro la trombosi venosa può essere sia di tipo farmacologico che chirurgico e la scelta dipende dalla gravità, dall’età del paziente e dall’intensità del dolore.
I farmaci di solito si utilizzano nei casi gravi, per ridurre il gonfiore o trattare eventuali infezioni, oltre che per prevenire la formazione di trombi. Quando l’edema si riduce, si prescrivono in molti casi supporti elastici, come calze a compressione graduata.
L’intervento chirurgico, invece, viene effettuato quando il medico decide di rimuovere il trombo o le vene varicose che causano il disturbo.
La trombosi venosa è una manifestazione infiammatoria che porta ad un rallentamento della circolazione del sangue e alla comparsa di gambe gonfie e doloranti. Questo disturbo è legato a diversi fattori di rischio e alcuni di essi, se conosciuti, possono essere modificati attraverso l’adozione di comportamenti preventivi. Solo così si potrà ritrovare la salute delle proprie gambe.
Ecco allora le 5 regole d’oro per prevenire la trombosi venosa:
- Sgranchire le gambe o, meglio ancora, fare sport. Per prevenire la formazione di trombi è importante muovere spesso le gambe, perché la contrazione della muscolatura favorisce lo svuotamento delle vene e la ripresa della circolazione. Il consiglio vale per tutti, ma soprattutto per chi ha l'abitudine di passare intere giornate al lavoro seduto senza muovere un muscolo
- Evitare di indossare abiti troppo aderenti in vita e sulle gambe. L’uso per ore di pantaloni, gonne o scarpe strette rallentano la circolazione, e il sangue fermo in un punto tende a coagulare più velocemente del normale
- Bere molta acqua. L’assunzione di liquidi rende il sangue più fluido, favorendo la circolazione
- In caso di rischio di trombosi venosa profonda, utilizzare calze contenitive e seguire le indicazioni fornite dal proprio medico. Le calze contenitive aiutano a prevenire il trombo grazie alla compressione meccanica dall’esterno sulle vene, che ne riduce il diametro e permette così al sangue di raggiungere il cuore più velocemente
- Proteggere la salute delle vene, dando vigore ed elasticità alle loro pareti. Alla lunga, le vene fragili possono ingrossarsi dando origine alla formazione di varici o, peggio, causando flebiti e trombosi venose profonde. Guai, dunque, a trascurare i disturbi circolatori! Per aiutare a proteggere i vasi e ristabilire la corretta circolazione sanguigna si può puntare su estratti naturali efficaci come meliloto, cumarina e centella asiatica
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.