Tumore del polmone e farmaci intelligenti

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Tumore del polmone e farmaci intelligenti

25-06-2010 - scritto da Prof.ssa Virginia A. Cirolla

I nuovi farmaci intelligenti a bersaglio molecolare, non tossici

non vanno ad aggredire le cellule ma “intelligentemente” puntano solo a quelle malate e si posizionano proprio su quella porta d’ingresso della cellula dove entrano i fattori di crescita.

Il vantaggio

quindi è duplice: non solo non aggrediscono le cellule sane ma

agiscono su tutte le cellule malate, nessuna esclusa. I farmaci

biologici anti-EGFR sono già disponibili, si tratta di compresse, e si

chiamano: erlotinib, gefinitib (in Italia da una settimana) e crizotinib

(nel prossimo futuro). Hanno una grande potenzialità ma con un

limite: agiscono solo su pazienti che presentano particolari

mutazioni geniche, sono circa il 15 per cento della totalità di quelli

con tumore del polmone, tutti per lo più non fumatori, in grande

prevalenza donne. Il 10 per cento può essere trattato con un

farmaco, il gefitinib, (inibitore delle tirosin-chinasi del recettore di

epidermal growth factor (EGFR), il 5 con il crizotinib nel prossimo

futuro, inibitore del gene ALK. L’erlotinib, un’altra molecola che si

assume ugualmente in compresse giornaliere a casa, rappresenta

l’altra possibilità terapeutica innovativa che è quella di potere

continuare il trattamento dopo la chemioterapia iniziale in pazienti

con EGFR se la stessa ha solo fermato e non ridotto la malattia.

Questo capita in un paziente su due con malattia avanzata. Da due

anni in Italia somministra l’erlotinib al fallimento della terapia

chemioterapica ed a partire dall’inizio del 2011, sarà possibile darlo

alla fine della chiemio per mantenere la stabilità ottenuta con la

terapia tradizionale. La chemioterapia,infatti, non può essere

protratta oltre un certo periodo perché i danni provocati alle cellule

sane rischiano di essere superiori ai vantaggi ottenuti sulle cellule

malate: per questo la chemio si interrompe alla fine dei primi 2-3

mesi, anche in presenza di risultati positivi e si riprende solo alla

ricomparsa del cancro. L’introduzione dell’erlotinib mette in

condizioni il medico, dopo i primi 4 cicli di chemioterapia, di passare

a questa nuova terapia che, non avendo gli effetti devastanti sulle

cellule sane, continua ad agire su quelle malate. Ed è proprio

sull’erlotinib che è incentrato lo studio EURTAC condotto su 170

malati in collaborazione fra i dieci Centri italiani e gli altri 60 Centri

del Gruppo Spagnolo del Cancro del Polmone (GECP) e francesi. ll

farmaco utilizzato fin dall’inizio al posto della chemioterapia nei

pazienti con mutazione genica, dà migliori risultati rispetto alla

chemioterapia e in pazienti non fumatori e donne.


Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it

Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla

Nome:
Virginia Angela Cirolla
Comune:
ROMA
Telefono:
0645477448 3396769115, 3930944388, 3335230409
Azienda:
A.I.S.M.O. ONLUS
Professione:
Ricercatore
Posizione:
PRESIDENTE NAZIONALE
Occupazione:
MEDICO CHIRURGO SENOLOGO/TITOLARE CENTRO DI FORMAZIONE ANFOS/DIRETTORE SANITARIO A.I.S.M.O. ONLUS
Specializzazione:
Oncologia Medica, Medicina alternativa, Chirurgia generale, Perf in Ecografia, Senologia, Master Format. ANFOS, Master Agopuntura, Dottorato Ricerca Oncologica
Contatti/Profili social:
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