Unghia incarnita: il trattamento chirurgico
Come trattare in modo chirurgico l'unghia incarnita
La rimozione dell'unghia incarnita nel caso in cui l'infezione interessi i due lati dell'unghia o un lato solo o vi siano molteplici recidive
Il gran numero di tecniche proposte per il trattamento cruento di questa affezione ne dimostra la difficoltà. Non le analizzeremo, ma ci limiteremo ad esporre quelle da noi usate, che consideriamo più efficaci, senza però considerarle sicure al 100%.
1) Caso in cui l'infezione interessa i due lati dell'unghia
Procederemo alla sua rimozione. Ciò viene fatto generalmente in anestesia tronculare con novocaina, sempre senza adrenalina, e collocando alla radice del dito un laccio emostatico che ci permetta una buona emostasi. In alcuni casi però, a causa dei dolori provocati dall'affezione e, soprattutto, se il paziente ha già sofferto molto per altre manovre praticate senza alcun risultato, viene richiesta proprio dal malato una anestesia generale.
La tecnica per la rimozione dell'unghia è la seguente:
a) Si praticano due incisioni longitudinali che prolunghino posteriormente i bordi della placca ungueale.
b) Con una pinza speciale si afferra fortemente l'unghia e con un movimento di rotazione la si rimuove totalmente.
c) Con un piccolo cucchiaio si asportano le parti laterali della matrice, fino a toccare il periostio della falange.
d) Si suturano le due incisioni con dei punti.
e) Il letto ungueale viene coperto con una garza grassa o con una qualsiasi pomata antibiotica. Al di sopra delle garze grasse si colloca un bendaggio provvisorio con una leggera compressione e si rimuove il laccio emostatico. Generalmente la ferita sanguina abbondantemente in un primo tempo. Ma dopo pochi minuti, quando l'emorragia termina, cambiamo la parte superficiale del bendaggio e applichiamo quello definitivo che fissiamo con una benda elastico-adesiva alla base delle dita.
Nei casi in cui abbiamo usato l'anestesia locale permettiamo la deambulazione immediata. Facciamo la prima medicazione dopo 48 ore e la successiva dopo altri due o tre giorni. Delle pennellature con violetto di genziana facilitano l'imbrunimento del letto ungueale.
I punti saranno rimossi dopo 14 giorni. Dopo l'intervento può essere applicata un'unghia artificiale. Per fare ciò si prepara una miscela di resine acriliche colorandole convenientemente.Quando la miscela è ancora di consistenza pastosa, la si applica sul letto ungueale dove si indurisce. Conciò si può ottenere una protesi ungueale che ha l'aspetto di un'unghia normale.
2) Casi in cui l'infezione interessa solo un lato dell'unghia
Pratichiamo la seguente tecnica, consigliata da Du VRIES e che facciamo sempre in anestesia locale con emostasi preventiva:
a) Doppia incisione: la prima alcuni millimetri all'esterno del bordo ungueale colpito, che viene prolungata di 3 mm. all'indietro della matrice ungueale, ed un'altra che si esegue con una forbice retta ad 1 mm. dal bordo dell'unghia e che si prolunga posteriormente fino ad incontrare la incisione esterna.
b) Si approfondano ambedue le incisioni m modo da estirpare e rimuovere in un sol blocco il bordo ungueale infiammato, la porzione incarnita della placca ungueale e la parte corrispondente della matrice ungueale.
c) Courettage profondo della zona sino a toccare il periostio della falange.
d) Sutura del lembo cutaneo all'unghia in modo che si venga a trovare al di sotto della placca ungueale. Un altro punto chiuderà la ferita cutanea a livello della matrice. Si applica un semplice bendaggio protettivo che viene cambiato dopo 48 ore. I punti saranno rimossi dopo 10 giorni.
3) Casi con molteplici recidive
a) Doppia incisione sulla base dell'unghia prolungata sui solchi laterali.
b) Si solleva un lembo prossimale di cute che dovrà essere il più esteso possibile.
c) Doppia incisione longitudinale a livello della porzione distale del letto ungueale. Liberazione di un lembo distale che comprende la maggior quantità possibile di cute del polpastrello.
d) Sutura dei due lembi cosicché il letto ungueale viene ad essere completamente coperto dalla cute. Questi lembi vengono inoltre suturati alla cute delle pliche ungueali.
Articolo a cura del Dr. Giuseppe Internulloffice
Specialista in Chirurgia della Mano e in Ortopedia, Università di Modena
Dott. Giuseppe Internullo
Specialista in Ortopedia
Via Romano, 24 CALTAGIRONE (CT)
Per informazioni 0933-23843
www.chirurgiadellamanocatania.it