UVEITI ANTERIORI E CURCUMINA

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UVEITI ANTERIORI E CURCUMINA

30-03-2012 - scritto da siravoduilio

Cos'è la Curcumina?

La Curcumina è il principale componente biologicamente attivo del Turmerico.




La Curcumina viene estratta e concentrata e con essa vengono effettuati studi e trial clinici per le sue proprietà mediche come trattamento naturale per un gran numero di malattie.

La formula chimica della Curcumina è C21H20O6, è conosciuta anche come diferuloilmetano e la formula di struttura è la seguente:

Quali sono le proprietà farmacologiche e le azioni ricercate e studiate della Curcumina?
688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina. Negli ultimi anni, l'interesse per il potenziale della Curcumina come agente neuroprotettivo è in aumento.
Diversi ricercatori sono sempre più convinti che la parte più primitiva del sistema immunitario (quella che si manifesta come un'infiammazione), può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell'uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, il cancro, il diabete e, forse, il morbo di Alzheimer.
Estratto standardizzato Curcumina 95%
L'estratto standardizzato contiene almeno il 95% di curcuminoidi, Curcumina, Demetossicurcumina e Bisdemetossicurcumina, la gamma completa di antiossidanti estratti dalla Curcuma. E' la percentuale esatta utilizzata in numerosi studi clinici.
A differenza di molti altri antiossidanti, i curcuminoidi sono in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi, sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti, e sono considerati efficaci bioprotettori a causa di questa duplice attività.

Capsule da 500 milligrammi
Diversi produttori offrono "1500 mg per dose" e nascondono il fatto che la dimensione della dose prevede 5 capsule da 300 mg. Altri dichiarano di fornire "capsule da 500 mg" ma il formato "c3 complex" o "super Curcumin" contiene solamente 300 mg di Curcumina e 200 mg di Curcuma (che contiene circa il 2% di Curcumina). Purtroppo questi formati sono piuttosto comuni. Per confrontare diversi prodotti, è necessario controllare il contenuto (Curcumina, e non Curcuma), la concentrazione (95%) e la quantità per ogni capsula (500 mg), e non per dose.
La dose consigliata è da una (1) a quattro (4) capsule al giorno, da prendere durante i pasti, per ridurre al minimo eventuali processi infiammatori durante l'ingestione e la digestione.
Non deve essere assolutamente presente nessun additivo per "potenziare" le proprietà, e ridurre quindi la percentuale di Curcumina.
L'uso della piperina (estratta del pepe nero), conosciuta come Bioperine®, è un tentativo per aumentare la biodisponibilità, a spese del rivestimento epiteliale dello stomaco e dell'intestino
Se decidete di usare le capsule, assicuratevi che NON contengano estratti del pepe, nonostante venga dichiarato il "potenziamento" della biodisponibilità.
Le capsule non dovrebbero contenere nemmeno zucchero o altri dolcificanti, niente amido, né sale né sodio, nessun lievito, niente conservanti, niente biossido di silicio, nessun colorante o aroma artificiale, niente riso o latte in polvere.

Quali sono gli effetti collaterali e le interazioni?
La Curcuma è stata usata come condimento in grandi quandità per centinaia di anni senza particolari reazioni avverse. Diversi studi hanno dimostrato che la Curcumina non è tossica per gli esseri umani, fino a 8000 mg/die (16 capsule al giorno).
L'americana FDA (Food and Drug Administration) classifica la Curcuma come sostanza GRAS (General Recognition And Safety), ovvero "Generalmente Riconosciuta Sicura".
Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici, o calcoli biliari, dovrebbero consultarsi col prorpio medico curante, prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.

Perché la Curcuma e la Curcumina possono apportare benefici per la salute?
Alcune piante producono composti chimici che respingono gli insetti loro nemici. Nel corso degli anni, le piante con la più alta concentrazione di composti chimici che dissuadono dagli attacchi ottengono più successo per merito della loro protezione. Nella naturale perenne interazione tra prede e predatori, gli insetti imparano a digerire la maggior parte delle tossine prodotte dalle piante, per cui le piante evolvono costatemente nuovi composti chimici per scoraggiare la fame dei loro nemici a sei zampe. Il controllo di questi war games tra piante e insetti rappresenta un importante campo di ricerca ecologica. Gli scienziati hanno scoperto che molte sostanze chimiche prodotte dalle piante e dalle radici, non prevengono solamente gli attacchi degli insetti, ma possomo anche curare disturbi e fornire benefici per la salute. Molte culture creano le proprie farmacie botaniche con le piante medicinali ed i rimedi vengono tramandati ai guaritori di generazione in generazione. L'etnobotanica è lo studio degli usi indigeni delle piante. Con l'avvento di sofisticati esami di laboratorio, i biologi stanno scoprendo che molte piante e radici di tutto il mondo possono offrire medicinali di valore.
Qual è la storia di Curcumina e Curcuma?
La Curcuma è un'antica spezia ed un rimedio tradizionale, che è stata usata come medicina in scritti risalenti a oltre 2000 anni fa. Marco Polo, raccontando i suoi viaggi in Cina, descrive la Curcuma nel 13° secolo: "Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano. (La Curcuma) è tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti". L'elevato grado di riverenza per la Curcuma è stabilito dal fatto che esso è usato in molte culture, ciascuna col proprio nome: birmano: fa nwin. Cinese: wong geung fun, yü chiu. Danese: gurkemeje. Olandese: Geelwortel. Finlandese: keltajuuri. Francese: curcuma, saffron des Indes. Tedesco: gelbwurz, kurkuma. Islandese: turmerik. Italiano: curcuma. Indiano: haldee, haridra, haldi, huldee, huldie. Indonesiano: kunjit, kunyit. Giapponese: ukon. Malese : Kunjit. Norvegese: gurkemeie, Polacco: k lacze kurkumy. Portoghese: açafrão-da-India. Russa: zholty imbir. Spagnolo: azafrán de la India, azafran arabe. Cingalese: kaha. Svedese: gurkmeja. Tamil: munjal. Tailandese: Ka min. Vietnamita: bot nghe


Un nuovo composto a base di curcumina, una spezia caratteristica della cucina indiana - si è dimostrata efficace contro la patologia infiammatoria le UVEITI .

Si chiama curcumina ed è il pigmento giallo della più importante spezia della cucina indiana (la curcuma, che è anche uno dei componenti principali del curry). Ora, uno studio tutto italiano mostra che un complesso brevettato di curcumina e fosfatidilcolina di soia è efficace nel nel ridurre la frequenza e la gravità delle recidive in pazienti con UVEITI anteriori ricorrenti (nota anche come irite) una patologia infiammatoria che interessa la parte anteriore dell’occhio, che in alcuni casi può portare alla cecità.Il composto è stato testato su 106 pazienti con uveite. Dai risultati, pubblicati su Clinical Ophthalmology (leggi lo studio) è emerso che a un anno solo 19 (18%) pazienti hanno avuto recidive. È stato inoltre osservato un miglioramento di alcuni sintomi come dolore oculare e visione sfuocata, mentre l’86% dei pazienti ha riferito un benessere sistemico soggettivo sviluppatosi progressivamente dopo 4-6 settimane di trattamento.
Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
siravo@supereva.it
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Cell.:3385710585
PROF.DOTT. DUILIO SIRAVO
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