Viaggiatori distratti

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Viaggiatori distratti

17-02-2010 - scritto da Viviana Vischi

Vacanze esotiche in programma per Natale? Non trascurate il rischio malaria e, insieme al medico di base, stabilite la profilassi più giusta per voi

Proteggere la salute durante i viaggi verso mete esotiche e lontane

13/11/2006 - Manca poco alle vacanze di Natale, e chissà quanti di voi stanno pianificando un bel viaggio verso mari lontani e mete esotiche: bella idea, ma ricordatevi sempre che, quando si decide di intraprendere una vacanza di questo tipo, non bisogna sottovalutare i rischi per la salute. Prima della partenza occorre consultare il proprio medico di base o ambulatori di infettivologia per avere tutte le informazioni necessarie sugli eventuali problemi sanitari e le vaccinazioni raccomandate per la destinazione prescelta. Le vaccinazioni possono richiedere tempi più lunghi del previsto, perciò è bene pensarci da subito.
La malattia tropicale più famosa, con cui tanti viaggiatori, prima o poi, hanno dovuto fare i conti, è la malaria. Causata dalla zanzara anofele, a differenza di quanto si possa pensare è ancora molto diffusa e può essere mortale; purtroppo solo un quinto dei turisti europei diretti in paesi tropicali è consapevole del pericolo. Così capita che si parte per un viaggio di piacere e, senza nemmeno saperlo, si torna malati.
Durante l’ultimo Congresso nazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, sono stati citati i dati di un’indagine che ha coinvolto circa 5000 turisti, fermati in una dozzina di aeroporti d’Europa, in partenza per località dove la malaria è endemica. Alla domanda "sai se c’è la malaria nel paese in cui ti stai recando?", l’11% non ha risposto, il 22% ha risposto "non lo so", per il 19% non c’era alcun rischio e per il 26% il rischio c’era ma era basso. Solo 22 viaggiatori su 100, poco più di uno su cinque, hanno risposto di essere consci di recarsi in un paese ad alto rischio di malaria. A questa mancata consapevolezza va aggiunta l’abitudine di acquistare i più economici viaggi “last minute”: in questi casi, anche se si è consapevoli del rischio, non c’è nemmeno il tempo per cominciare una corretta profilassi.
Eppure la malaria, insieme alla tubercolosi e all’AIDS, resta una delle principali emergenze sanitarie del pianeta. Oltre l’80% dei casi clinici si trova in Africa, dove risiede anche il 90% di tutti i portatori mondiali del parassita. Seguono: India, Brasile, Thailandia, Sri Lanka, Afghanistan, Vietnam, Cina e Birmania. Al mondo si stimano dai 300 ai 500 milioni di casi, con oltre due milioni di vittime all’anno, soprattutto in Africa. Numeri che la dicono lunga sull’importanza della prevenzione.
Come si fa la profilassi? Attualmente non esiste un vaccino efficace in commercio, ma si usano farmaci di vario genere: atovaquone e proguanil, meflochina, clorochina con proguanil, doxiciclina. La terapia farmacologica deve essere sempre discussa con il proprio medico di base per fare un bilancio rischi/benefici: il rischio di malaria, infatti, potrebbe essere minore di quello degli effetti collaterali dei farmaci. Attenzione però: nessuna profilassi può garantire una protezione assoluta. Ecco perché la malaria deve sempre essere sospettata in caso di febbre protratta per più di 8 giorni, fino a vari mesi dall’esposizione iniziale. Spesso, infatti, i sintomi possono venire confusi con quelli di una banale influenza.
Un’ultima raccomandazione: prima di partire per una meta a rischio malaria ricordatevi di mettere in valigia abiti coprenti, zanzariere, insetticidi e repellenti.
Buon viaggio!
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Malattie, cure, ricerca medica




A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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