Si’ alla tinta, anche dopo l’estate
Sole e mare hanno stressato i capelli? Non per questo bisogna rinunciare a tingerli, ravvivarne i riflessi o coprirne la ricrescita...
Ok alla tinta dopo l'estate, a patto di usare i prodotti giusti, anche fai-da-te
![Si’ alla tinta, anche dopo l’estate](/media/articoli_redazione/art2879_7896140523.jpg)
La parole d’ordine da seguire appena rientrate dalle vacanze sono, dunque, idratare, ristrutturare, rigenerare. Ottimi shampoo, balsami, maschere, creme e sieri che nutrono in profondità. Ingredienti fondamentali le vitamine e i minerali che riparano le rotture e restituiscono compattezza alla fibra. In particolare, le vitamine arricchiscono il fusto capillare, donandogli corpo; assunte sotto forma di integratori, intervengono per compensare eventuali carenze alimentari che possono sfibrare i capelli.
Una volta scelto il trattamento di bellezza che fa al caso nostro, è arrivato il momento di sfatare un mito: quello per cui, per mantenere una capigliatura sana e vitale, sia necessario, soprattutto dopo gli stress a cui l’abbiamo costretta d’estate, astenersi dalla colorazione, dal coprire la ricrescita o i capelli bianchi, insomma, rinunciare ad avere una testa in ordine. Tutto falso, a patto di affidarsi a prodotti non aggressivi, che agiscano nel pieno rispetto della fragile fibra capillare e che siano privi di componenti chimici che rovinano le chiome e possono provocare reazioni allergiche.
I trattamenti più indicati in questi casi sono pratici da usare (si preparano facilmente, non colano e non sporcano), rapidi (basta al massimo mezz’ora per rinnovare l’aspetto) e in più contengono agenti trattanti (come gli estratti naturali addolcenti) che, mentre colorano, aiutano a contrastare l’aridità e si prendono cura del capello.
Questo vale sia per le tinte sia per i balsami riflessanti: senza ammoniaca né ossidanti e a base di coloranti per lo più di origine naturale, questi si depositano in superficie regalando alla chioma riflessi luminosi e vengono eliminati gradualmente senza creare l’effetto ricrescita. In base alla componente schiarente o pigmentante contenuta, ravvivano il colore naturale o mantengono più brillante quello artificiale. Arricchiti con agenti idratanti e nutrienti, si possono usare tranquillamente ogni quattro o cinque lavaggi.
Se abbiamo deciso di puntare al fai-da-te e, soprattutto, se non siamo più delle ragazzine, attenzione al colore: se è troppo scuro, indurisce i tratti; se è troppo chiaro e uniforme, appesantisce il viso. In generale, le tinte “piene” creano un effetto “parrucca” e invecchiano. Meglio un gioco di riflessi brillanti che movimenta e ringiovanisce l’insieme.
A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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