Cheratocono: le novità terapeutiche

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Cheratocono: le novità terapeutiche

27-01-2018 - scritto da Paola Perria e Viviana Vischi

Cos'è, come si cura e quali sono le novità terapeutiche del cheratocono, malattia degli occhi che colpisce la cornea.

Intervista sul cheratocono al Dott. Marco Alberti, Oftalmologo e Direttore del Centro Medico Italiano (Milano).

Il sintomo principale è un peggioramento nella qualità della visione, che diviene sempre più sfocata, ma il cheratocono non è un difetto visivo assimilabile alla miopia o all’ipermetropia. Si tratta, infatti, di una malattia vera e propria, di origine non infiammatoria e non infettiva, che colpisce la cornea.

 

La cornea è la membrana più superifciale dell’occhio: è posta al centro, ha forma convessa ed è trasparente. Quando insorge un cheratocono, la cornea inizia progressivamente ad assottigliarsi e incurvarsi verso l’esterno assumendo una forma a cono. Proprio questa deformazione nella curvatura produce una inevitabile distorsione delle immagini, dal momento che la cornea è la prima “lente” che riflette i raggi luminosi.

 

Pertanto un problema di rifrazione corneale come quello determinato dal cheratocono si manifesta con:

  • Visione distorta e affuscata
  • Riduzione nella visione da lontano
  • Sensibilità alla luce (fotosensibilità) e ai bagliori, che può peggiorare la visione notturna fino a rendere difficile guidare
  • Necessità di cambiare spesso le lenti per gli occhiali o la gradazione delle lenti a contatto

 

Questa malattia insorge tipicamente in età precoce, tra i 10 e i 25 anni, e il suo andamento, sebbene progressivo, non è graduale ma procede in modo discontinuo, in genere per una decina di anni o anche di più.

 

Quali sono le cause del cheratocono? In realtà… sono sconosciute. Non si sa perché in alcune persone la cornea assuma quella conformazione conica, ma si sa che esistono dei fattori di rischio:

  • Familiarità
  • Abitudine a sfregarsi gli occhi in continuazione in modo vigoroso
  • Comorbilità con patologie come retinite pigmentosa, pollinosi e asma allergica, sindrome di Down e sindrome di Ehlers Danlos (malattia genetica che colpisce il tessuto connettivo)

 

Il cheratocono è una malattia che può comportare complicanze importanti, soprattutto in fase avanzata. Può ad esempio accadere che la cornea si gonfi all’improvviso provocando rapida diminuzione della capacità visiva e formazione di cicatrici corneali, condizione che a sua volta può richiedere un intervento chirurgico. Consideriamo infatti che proprio il cheratocono è la prima causa di trapianto corneale in Europa (e in Italia). Ma prima di arrivare a questa soluzione estrema, vi sono altre terapie più semplici.

 

 

Inizialmente può bastare l’uso degli occhiali a correggere il deficit di visione. In alcuni casi si effettua il cross linking, un trattamento terapeutico che rende la cornea più resistente. Successivamente si possono applicare delle speciali lenti a contatto correttive, più o meno rigide a seconda della deformità della cornea, che intervengono sulla curvatura della stessa modificandola e migliorando in tal modo la capacità visiva. Ormai vi sono lenti a contatto adeguate ai diversi tipi e gradi di severità di cheratocono, ad esempio lenti ibride, che sono rigide nella parte centrale ma più morbide all’esterno in modo da creare minori disagi a chi le deve indossare, o le lenti sclerali, che non si applicano direttamente sulla cornea bensì sulla sclera (la parte bianca) e che scavalcano la cornea senza toccarla, risultando utili in caso di cheratocono avanzato.

 

Tuttavia, non sempre queste correzioni meccaniche sono sufficienti. Esistono allora diverse soluzioni chirurgiche al cheratocono, alcune anche piuttosto nuove, come ad esempio la terapia laser, l'inserimento di anelli intrastromali che vengono applicati ai bordi corneali in modo da appiattire la curvatura, dare sostegno alla cornea e migliorare la visione, fino ad arrivare alle diverse tecniche di trapianto di cornea.

 

Ce ne parla il Dott. Marco Alberti, Oftalmologo, Direttore Sanitario del Centro Medico Italiano a Milano

 

Video intervista al Dott. Marco Alberti, Oftalmologo, Direttore Sanitario del Centro Medico Italiano a Milano.



A cura di Paola Perria (Giornalista pubblicista iscritta all'Albo dal 2009, Master in Gender Equality-Strategie per l’equità di Genere con tesi sulla medicina di genere) e Viviana Vischi (Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico).
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ATTENZIONE: le informazioni che ti proponiamo nei nostri articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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