La brucellosi è una malattia infettiva trasmessa all'uomo da animali infetti (zoonosi). La brucellosi ha molti sinonimi che derivano dalle regioni geografiche in cui la malattia è più diffusa (febbre maltese, febbre mediterranea, febbre di Cipro, febbre di Gibilterra) o dal carattere discontinuo della febbre (febbre ondulante) o dalla sua somiglianza con il tifo e la malaria (febbre tifomalarica, tifo intermittente).

La Brucellosi è provocata da una delle sette specie del batterio del genere Brucella:
1. Brucella melitensis, contratta da capre, cammelli e pecore
2. Brucella abortus, contratta dai bovini
3. Brucella suis contratta dai maiali
4. Brucella canis contratta dai cani
5. B. ovis
6. B. neotomae
7. B. maris

La brucellosi può essere trasmessa attraverso l'ingestione di latte o di prodotti caseari non pastorizzati o attraverso il consumo di carne non cotta o tramite inalazione durante il contatto con animali infetti: non a caso è una malattia professionale degli allevatori, dei veterinari, dei lavoratori dei mattatoi e del personale di laboratorio.

La brucellosi ha un periodo di incubazione che dura circa 1-3 settimane e può arrivare anche a diversi mesi a seconda della virulenza del batterio. I sintomi più comuni sono febbre, dolori muscolari, cefalea, dolori articolari, dolori a carico della zona lombare, anoressia, perdita di peso, tosse secca, brividi e sudorazione
La febbre all'inizio è irregolare e intermittente con sbalzi giornalieri, poi assume un andamento ondulante, cioè sale e scende durante la settimana. La sudorazione assume un tipico odore di paglia bagnata o di stalla accompagnata da una sensazione di cattivo sapore in bocca.

La cura consiste in una terapia antimicrobica che porta alla scomparsa dei sintomi entro due settimane : per evitare recidive occorre l'associazione di più antibiotici come ad esempio doxiciclina e un aminoglicoside per 4 settimane, seguita da doxiciclina e rifampicina per 4-8 settimane.