Sintomi della Peritonite Infettiva Felina (FIP)

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Sintomi della Peritonite Infettiva Felina (FIP)

08-05-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Peritonite infettiva felina, cos'è e come riconoscere i sintomi

I segni rivelatori della peritonite infettiva nel gatto

Sintomi della Peritonite Infettiva Felina (FIP) Chi ha un gatto ha sentito parlare almeno una volta della peritonite infettiva felina (nota anche con l’acronimo FIP). Si tratta di una malattia virale dovuta ad un particolare coronavirus felino (CoVF) che colpisce in modo grave alcuni mici. Nella maggior parte dei casi il pet ha lievi sintomi e guarisce nell'arco di poco tempo grazie alla fisiologica produzione di anticorpi: in alcuni casi rari, quanto drammatici, il sistema immunitario del gatto non risponde adeguatamente alla presenza di questo coronavirus e subentra la malattia, la peritonite infettiva felina. Cerchiamo di capire meglio quali sono i sintomi rivelatori e cosa fare.

Un gatto contagiato da un coronavirus non necessariamente mostrerà sintomi evidenti. Laddove ci fossero potrebbero essere riconducibili a qualunque altra forma virale o batterica: naso che cola, lacrimazione degli occhi, starnuti o tosse. In alternativa anche una lieve e passeggera forma di gastroenterite con diarrea.

Solo una piccola percentuale di gatti infettati dal CoVF sviluppa la FIP, dopo qualche settimana, se non addirittura mesi o anni dal contagio: a questo punto la sintomatologia arriverà improvvisa e seria e sarà diversa a seconda che si sia sviluppata una FIP essudativa (bagnata/umida) o una non essudativa (secca/ granulomatosa).

In entrambe i casi ci troveremo di fronte ad una febbre che non passa con mancanza di appetito e conseguente perdita di peso, anemia e deperimento generale, letargia e depressione. In più la forma "umida" sarà caratterizzata da un accumulo di liquidi nell’addome o nel torace (o in entrambe), non doloroso, tale da arrivare a rendere complicata la respirazione nel gatto. Questa tipologia di peritonite infettiva felina evolve più rapidamente di quella secca, che invece può essere caratterizzata da granulomi in vari organi.

Non dimentichiamo che il termine peritonite è anche piuttosto errato, perché questa malattia non è una un'infiammazione del peritoneo (ovvero del tessuto che riveste la parete addominale), ma bensì una vasculopatia (cioè un’infiammazione dei vasi sanguigni). Quindi i sintomi che si sviluppano dipendono dall’organo alimentato dal vaso sanguigno infiammato: se sono colpiti i reni può subentrare un eccesso di sete e/o la frequente ed abbondante emissione di urine o ittero se è coinvolto il fegato. Spesso viene colpito anche il sistema neurologico, come pure gli occhi.

Purtroppo non esiste una cura e tutto evolve negativamente fino alla morte del gatto nel 95% dei casi. Con la forma definita bagnata in genere la prognosi è di due mesi di vita. Nel caso della FIP secca invece si può tentare una terapia per prolungare la vita del gatto, ma solo se la malattia non si presenta in modo troppo aggressivo.
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