Capillari, varici e insufficienza venosa

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Capillari, varici e insufficienza venosa

04-05-2012 - scritto da Viviana Vischi

Come prevenire e risolvere efficacemente i più diffusi problemi delle gambe come capillari, varici e insufficienza venosa

Sintomi, conseguenze e trattamenti dei problemi legati alla circolazione sanguigna nelle gambe

Capillari, varici e insufficienza venosa

L’insufficienza venosa non è solo un inestetismo ma un vero e proprio problema di salute che non deve essere sottovalutato. Quanti sanno che una sofferenza venosa può portare a conseguenze drammatiche, addirittura alla morte per trombosi? Quasi nessuno. Eppure è ancora troppo scarsa l’attenzione dei pazienti verso questa patologia.

Quali sono i sintomi dell’insufficienza venosa?
All’inizio l’insufficienza venosa può non essere accompagnata da manifestazioni evidenti, ma ben presto possono comparire peso e insofferenza alle gambe, crampi, formicolii, prurito, gonfiore, dolore lungo il decorso delle vene, fino ad arrivare alle ulcere cutanee. Spesso l’insufficienza venosa viaggia a braccetto con le teleangectasie, cioè i capillari tanto sgradevoli da un punto di vista estetico che generalmente si trovano nella faccia esterna della coscia o interna del ginocchio.

Perché insorgono le varici, cioè quelle vene gonfie e talmente delicate che basta colpire uno spigolo per vederle sanguinare?
Perché le valvole poste all’interno delle vene, che dovrebbero far risalire il sangue verso il cuore, possono danneggiarsi. I motivi sono vari: ormonali, ereditari, sedentarietà, sovrappeso, gravidanze, uso di anticoncezionali orali, ritenzione idrica, stipsi cronica ecc. Quando, a causa di questo cattivo funzionamento delle valvole, il flusso del sangue si inverte, le vene superficiali si sovraccaricano, si gonfiano e divengono tortuose.

Come si diagnostica l’insufficienza venosa?
Con un esame indolore chiamato EcoColorDoppler. Questo strumento permette di mappare le vene, verificare la direzione del flusso del sangue, differenziando le vene malate da quelle sane, escludere complicazioni a carico delle vene profonde (es. trombosi) e consente di stabilire quale sia l’approccio terapeutico migliore. Con l’EcoColorDoppler si può vedere come deviare il flusso facendo in modo che le vene gonfie scompaiano senza asportarle. La tendenza degli specialisti, infatti, è ormai quella di evitare gli interventi troppo demolitivi e di risparmiare un patrimonio come le safene che, se necessario, possono essere utilizzate nei by-pass coronarici.

Quali sono i trattamenti per le varici?
C’è il laser, attorno a cui ruota forse un eccessivo sensazionalismo: per funzionare a dovere, deve infatti intervenire su vene non troppo dilatate. C’è poi lo stripping, che prevede che le vene vengano estirpate, ci sono le metodiche di legatura CHIVA e la bruciatura con le onde a radiofrequenza. C’è anche quella che un tempo si chiamava scleroterapia, oggi scleromousse o sclerofoam: tramite una punturina viene iniettata una schiuma che chiude la vena dall’interno. Tra i rimedi per le vene varicose, la terapia elasto-compressiva è di fondamentale importanza, anche se spesso poco gradita dai pazienti. La compressione sulle gambe crea infatti un massaggio continuo che aiuta la circolazione.

Gambe ed estratti vegetali
Per restituire leggerezza alle gambe possono essere molto utili formule specifiche che aiutino a contrastare la stasi venosa, migliorare il microcircolo e la tonicità dei vasi, favorire il ritorno venoso e combattere il gonfiore. Questo consiglio è valido anche per chi non ha fastidi evidenti: la salute degli arti inferiori va tenuta sotto controllo affinché un piccolo disturbo oggi non si trasformi in un problema domani. Meliloto, Ippocastano, Rusco, Centella, Rutina, Escina, Vite rossa e Cumarina contengono principi attivi specifici per la circolazione venosa.

Insufficienza venosa e sport
Tra le buone abitudini da seguire per la salute delle gambe c’è sicuramente l’attività fisica: meglio rinunciare a uno stile di vita troppo sedentario, fare le scale a piedi ogni volta che è possibile ed evitare di restare fermi, in piedi o seduti, troppo a lungo. Nel caso non sia possibile, ogni tanto basta sollevarsi sulle punte dei piedi per 20 volte, in modo da mettere in azione la pompa plantare e scaricare le vene delle gambe. Ma il vero benessere si conquista scegliendo la giusta disciplina sportiva: nuoto e jogging sono le migliori. Il nuoto perché è esercizio in assenza di gravità, la corsa perché, ad ogni passo, spinge una certa quantità di sangue verso l’alto. Se si pratica il jogging, è importante scegliere un fondo morbido: meglio l’erba dell’asfalto. Tra gli sport meno indicati ci sono i pesi, il tennis, l’equitazione e in genere tutti quelli che impediscono il normale ritorno della circolazione al cuore.

Insufficienza venosa e alimentazione
L’obiettivo di una sana alimentazione è quello di migliorare la fluidità del sangue e dare più elasticità alle pareti delle vene. L’alimentazione per il benessere delle gambe deve essere ricca di frutta e verdura. I mirtilli, ad esempio, rinforzano i capillari. Da evitare gli eccessi di grassi, sale e alimenti che innalzino i livelli di colesterolo cattivo. E’ fondamentale anche una buona idratazione (almeno un litro e mezzo di acqua oligominerale al giorno). Vietati alcool e bibite gassate. Bere molto, e assumere fibre, aiuta a combattere la stitichezza, nemica giurata della circolazione: chi soffre di stipsi, infatti, subisce un aumento della pressione a livello addominale, con un conseguente ostacolo alla circolazione sanguigna in quella zona.

Insufficienza venosa e pillola anticoncezionale
La correlazione tra problemi alle gambe e contraccettivi ormonali è stretta; non è raro accorgersi che, con il tempo, la pillola può accrescere il gonfiore delle gambe, i capillari o le vene varicose. In questi casi è bene consultare uno specialista. lo stesso vale nel caso in cui vi sia una patologia trombotica nella storia clinica propria o familiare. In tutte le situazioni in cui ci siano varici evidenti, e il rischio di flebiti, trombosi ed embolie polmonari sia elevato anche per altri fattori, la pillola è controindicata.



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