Esami endoscopici e trattamenti proctologici meno invasivi: quali sono?

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Esami endoscopici e trattamenti proctologici meno invasivi: quali sono?

28-05-2020 - scritto da Redazione

Qual è lo stato dell’arte dei trattamenti endoscopici e proctologici meno invasivi e dolorosi? Ne parliamo con Raffaele Bisegna, CEO di EccellenzaMedica.it.

 

Gli italiani sono sempre di più alla ricerca di centri e strutture attrezzate per lo svolgimento di esami endoscopici quali Gastroscopia o Colonscopia, oppure trattamenti proctologi come visite o rettoscopie, che offrono protocolli e tecnologie meno invasive e poco dolorose. E’ questa la fotografia scattata da una recente ricerca condotta dal portale EccellenzaMedica.it,  piattaforma per la prenotazione online di visite ed esami medici, attraverso l’acquisizione di dati provenienti da 2 due suoi due siti internet di riferimento più importanti ovvero lacolonscopia.it, sito internet specializzato per la colonscopia, e Proctologo.eu, sito internet specializzato per la prenotazione di visite proctologiche.

 

In particolare, il portale ha condotto un’analisi relativa al periodo da Gennaio 2019 a Ottobre 2019, rilevando un importante aumento del numero di richieste di colonscopie con tecnica meno invasiva (+22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e di trattamenti non dolorosi eseguiti dallo specialista proctologo (+18%).

 

Qual è dunque lo stato dell’arte dei trattamenti endoscopici e proctologici meno invasivi e dolorosi? Ne parliamo con Raffaele Bisegna, CEO di EccellenzaMedica.it per riuscire ad ottenere una panoramica chiara della situazione.

 

 

Quali sono attualmente le tecniche che permettono di eseguire esami endoscopici in una forma meno dolorosa ed invasiva?

Oggi esistono fortunatamente nuove tecnologie e protocolli che permettono di affrontare, in maniera più facile, esami spesso temuti dai pazienti quali la colonscopia o la gastroscopia. Gli specialisti medici con cui ci onoriamo di collaborare e che spesso rappresentano con le figure apicali nazionali di riferimento per singola specializzazione, ci riferiscono spesso sull’importanza di sensibilizzare le persone a sottoporsi a questi esami, sia in un’ottica di screening ma anche e soprattutto in un contesto di diagnosi e trattamento di patologie. Sono evidentemente esami che rappresentano il più importante strumento a disposizione dei medici per la cura e diagnosi delle patologie a carico dell’apparato digestivo.

Per quanto riguarda le procedure meno invasive e dolorose, per la Colonscopia molti dei centri e dei medici con cui collaboriamo mettono a disposizione la sedazione profonda, protocollo che permette di eseguire l’esame in forma totalmente indolore per il paziente. Senza considerare che in alcuni centri in Italia, come ad esempio a Milano ma anche a Roma e Padova, è possibile richiedere la colonscopia senza preparazione tramite tecnica Colon Wash. Si tratta cioè di un protocollo, messo a punto fra i primi dal Prof. Felice Cosentino già direttore di reparto dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, molto innovativo che permette di eseguire la colonscopia evitando la classica preparazione che risulta spesso molto lunga e fastidiosa per il paziente. In ultima analisi, è anche disponibile in alcuni centri anche la Colonscopia Robotica, tecnica totalmente indolore che non necessita di sedazione in quanto utilizza un robot monouso anziché la classica sonda endoscopica flessibile. 

Passando invece alla Gastroscopia, segnalo che molti dei centri che presentiamo offrono la possibilità di eseguire la Gastroscopia con tecnica Transnasale. Questa tecnica meno invasiva – mi riferiscono i medici che la eseguono come il Prof. Alberto Arezzo dell’Ospedale Molinette di Torino o il Dott. Roberto Mangiarotti già direttore di Reparto dell’Ospedale San Camillo di Roma - prevede l’inserimento dello strumento endoscopico dal naso anziché dalla bocca, permettendo di limitare il senso di soffocamento o i conati di vomito che possono presentarsi durante l’esame tradizionale. Il paziente quindi è generalmente più tranquillo e quindi più collaborativo.

Naturalmente, come sempre accade quando sono disponibili tecniche diverse rispetto a quella classica, deve essere sempre lo specialista medico in base alla sua discrezionalità a valutare l’idoneità di un paziente a sottoporsi o meno ad un determinato esame con una tecnica meno dolorosa o invasiva. 

 

Per quanto concerne invece l’ambito proctologico?  

E’ certamente uno degli ambiti che più in assoluto può generare tensioni o paure fra i pazienti che necessitano trattamenti di questo tipo. Anche in questo caso al giorno d’oggi ormai molti medici utilizzano tecniche e protocolli che limitano fortemente il fastidio, ed anzi in alcuni casi i pazienti ci riferiscono – dopo aver fatto la prestazione - di non aver sentito nulla o quasi. In questo ambito gli specialisti non ci forniscono tecniche particolari diverse dal passato, ma piuttosto protocolli rodati che permettono al paziente di sottoporsi a visite od esami proctologici in assoluta serenità.

 

Ulteriori prospettive per il futuro?

 Ad oggi sono queste le procedure che i centri ci forniscono. Noi, con il nostro portale, rappresentiamo l’interfaccia ultima con il paziente e quindi svolgiamo l’importante compito di informare e sensibilizzare in base alle direttive cliniche che ci vengono fornite da chi le applica. Allo stato attuale devo riconoscere che il livello di confort raggiunto per il paziente è molto alto, non è raro infatti che alcuni pazienti dopo aver prenotato una prestazione con noi di Eccellenza Medica, scrivono per ringraziarci utilizzando frasi del tipo "è stato più facile di quello che mi aspettavo" oppure "non ho sentito alcun fastidio".  Se consideriamo la storia della moderna endoscopia digestiva, nata intorno agli anni '50 e '60, ci rendiamo conto facilmente che sono stati fatti enormi passi in avanti e che oggi grazie a queste nuove tecniche il paziente ha davvero poco da temere.

Parlando del futuro, è noto che oggi esistono diverse aziende che stanno investendo sullo sviluppo di nuove tecnologie, molte delle quali prevedono addirittura il superamento delle sonde endoscopiche. Per queste nuove tecnologie rimane il problema dell’operatività, ovvero dell’impossibilità di svolgere ad esempio prelievi bioptici, ma sono certo che a breve ci saranno soluzioni che tenteranno di superare anche questo problema.

E’ ovvio che le nuove tecniche di cura meno dolorose o fastidiose permettono al paziente di orientarsi sempre di più verso la medicina di prevenzione a discapito della medicina curativa. E’ questo, secondo il mio parere, la strada tramite cui si potranno ottenere risultati di miglior beneficio per il paziente, sia in termini di qualità ché di aspettativa di vita, ma anche per l’intero sistema sanitario nazionale grazie ad una conseguente riduzione dei costi di sistema.



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