Qual è la differenza tra prostatite acuta, cronica, batterica ed abatterica?

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Qual è la differenza tra prostatite acuta, cronica, batterica ed abatterica?

20-06-2014 - scritto da Viviana Vischi



La prostatite, ossia l’infiammazione della ghiandola prostatica che si traduce generalmente in un’infiammazione del basso tratto urinario, può essere sia di origine batterica, che abatterica. Tuttavia, gli specialisti del settore evidenziano che tale distinzione divenga relativa nel momento in cui la patologia, trascurata o malcurata, tenda a cronicizzarsi. Il Prof. Guercini, urologo, ci ha fornito importanti delucidazioni in materia.

prostatite acuta

Prostatite acuta
Una prostatite acuta non produrrà gli stessi effetti di un disturbo cronico, che ricomparirà invece periodicamente, mettendo il paziente nella condizione di dover provvedere alla propria guarigione modificando stile di vita e comportamenti scoretti. Dolore e sofferenza protratta, rendono la manifestazione acuta facilmente riconoscibile. Febbre alta accompagnata da disturbi della minzione, dolore perineale generalizzato con irradiazione al pene, vivo dolore generato dalla palpazione rettale, sono i sintomi più comuni.

Cura
Generalmente, la terapia si basa sulla somministrazione di alte dosi di antibiotici di solito per via intramuscolare o endovena. Talvolta la malattia si può complicare con la comparsa di uno o più ascessi intraghiandolari, la risoluzione dei quali può anche necessitare di una evacuazione chirurgica degli stessi.

Prostatite cronica
I sintomi della prostatite cronica batterica, non sono dissimili da quelli di una manifestazione acuta anche se generalmente sono più larvati e manca la componente febbrile. Nella maggior parte dei casi, essa rappresenta una conseguenza di recidive della forma acuta, alternando periodi asintomatici a disfunzioni minzionali di tipo irritativo e dolori sovrapubici, perineali e scrotali. Rispetto alla prostatite acuta, la prostatite cronica batterica può essere determinata da più fattori patogeni, che occasionalmente condurrebbero anche a dolore post-eiaculatorio ed emospermia. Ma in cosa consiste la cura alla prostatite cronica?

Cura
Il Prof. Federico Guercini, medico urologo di Roma con sito web all'indirizzo http://www.prostatitis2000.org/, ci ha fornito importanti informazioni in merito a diagnosi e cure della fastidiosa infiammazione, suggerendo anche alcuni rimedi naturali spesso sottovalutati dalla medicina tradizionale.

esame prostataIl Prof. Guercini avverte però che molti vorrebbero sconfiggere la patologia solo con metodi cosiddetti naturali, ossia con tisane ed ingredienti reperibili in natura, in grado di fungere da antiinfiammatori. Il ricorso all’ ortica però, così come al mirtillo, la betulla, l’equiseto, l’uva ursina, l’epilobio o la menta, sebbene privo di controindicazioni, non assicura sempre miglioramenti definitivi. “Per tale motivo- spiega il Prof.- queste sostanze non dovrebbero essere prescritte in sostituzione dei medicinali classici”.

A indicare il giusto percorso terapeutico pertanto, sarà soprattutto la diagnosi, ossia la natura della prostatite, se batterica o abatterica.

Infatti, il ritrovamento di batteri ed altri microrganismi patogeni, giustifica pienamente l'utilizzo di terapie antibiotiche, volte a svolgere un’ incisiva funzione battericida. In questi casi il periodo di somministrazione varierà a seconda delle situazioni e dei risultati, ma generalmente dura dalle due alle quattro settimane.

Quando i sintomi della prostatite cronica persistono, o essa dovesse essere diagnosticata come abatterica, allora potrebbe rivelarsi maggiormente adeguata la prescrizione di erbe con potenzialità medicamentose. Andando ad integrare queste ultime con alfabloccanti e antiinfiammatori, i risultati raggiungibili potrebbero infatti essere ottimali.
Una giusta attenzione al problema, intesa come non trascuratezza e cura tempestiva, riduce infatti considerevolmente la necessità di ricorrere ad ipotetiche infiltrazioni intraprostatiche.
 



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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