Quando si parla di asma non si può definire con certezza un'unica causa di origine. I fattori che la determinano o l’aggravano sono infatti molteplici, di diversa natura e sovrapponibili tra loro.

Asma: i fattori di rischio individuali e ambientali.

L’asma bronchiale è causata dal contatto ripetuto con particolari sostanze o dall’esposizione a condizioni ambientali in grado di indurre uno stato persistente di infiammazione delle vie aeree. I possibili fattori capaci di scatenare o peggiorare la crisi asmatiche sono numerosi, variabili da soggetto a soggetto in base alla sensibilità individuale. Le cause dell’asma infatti possono essere di tipo “individuale“ o “ambientale“.

 

I fattori di rischio individuali

I fattori di rischio individuali comprendono la predisposizione genetica allo sviluppo dell’asma o di allergia, l’iperresponsività bronchiale, il sesso e la razza. La presenza di uno o più familiari con asma o atopia aumenta il rischio di asma. Anche la rinite allergica costituisce un importante fattore di rischio per reazioni allergiche gravi essendo i processi infiammatori alla base dalle due patologie in parte sovrapponibili. Un ulteriore fattore di rischio per l’asma sia nella popolazione pediatrica sia in quella adulta è costituito dall’obesità: nei pazienti obesi la diminuzione del peso si accompagna ad un miglioramento dei sintomi asmatici e della funzione polmonare e ad un minor consumo di farmaci per l’asma rispetto ai pazienti normopeso. 

 

I fattori di rischio ambientali

Le cause “ambientali“ dell’asma bronchiale comprendono l’esposizione ad allergeni (sostanze riconosciute come fonte di allergie come pollini, polvere, acari, pelo di animale), farmaci, fumo di tabacco, inquinamento, stress, aria fredda, infezioni, sforzo fisico.

L’esposizione ad allergeni o ad agenti professionali è stata considerata per anni la più importante causa di asma, in quanto essi sono in grado di sensibilizzare le vie aeree e successivamente di riacutizzare la malattia o determinare la persistenza dei sintomi.

Gli allergeni degli ambienti interni comprendono: gli acari domestici, gli allergeni animali, scarafaggi e funghi. Negli ambienti esterni i più comuni allergeni capaci di scatenare l’asma in persone sensibilizzate sono i pollini ed i funghi. Alcune sostanze presenti nel luogo di lavoro possono far insorgere l’asma o peggiorarlo. In tal caso si parla di asma professionale.

Numerosi sono i composti usati in diversi processi industriali in grado di determinare attacchi d’asma: sali di metalli, polveri vegetali e del legno, sostanze farmaceutiche, prodotti chimici e materie plastiche, detergenti per il bucato, polvere, sieri e secrezioni di animali e insetti.

Anche l’inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, possono favorire o peggiorare gli attacchi di asma.

---

A cura di Laura C., Dottoressa in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, redattrice medico-scientifica dal 2013.
 

ForumSalute
ForumSalute su Facebook
ForumSalute su Twitter
ForumSalute su Google+

 

ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.