La colica è una grave forma di dolore che insorge in modo improvviso e inatteso, talvolta preceduto da un generale senso di malessere. Il dolore si articola in una prima fase ascendente, dove si manifesta in maniera acuta, e in una seconda fase discendente dove a poco a poco si affievolisce fino a scomparire.

Le coliche colpiscono gli organi cavi forniti di una parete muscolare ovvero l’intestino, l’uretere e le vie biliari. Il dolore, che regredisce spontaneamente, è dovuto al disordinato succedersi di violente contrazioni della muscolatura del viscere, a causa di stimoli irritativi di ordine meccanico come i calcoli o di tipo infiammatorio come le infezioni o di tipo fisico come il freddo. Le caratteristiche delle coliche e i loro punti di irradiazione variano da un organo all’altro a seconda del motivo che le ha determinate.

Le forme più comuni di colica sono la colica addominale, la colica biliare e la colica renale. Nella colica biliare il dolore, accompagnato da nausea, vomito, flatulenza e febbre, si concentra nella parte alta e a destra dell'addome e può irradiarsi fino alla spalla destra. Nella colica renale il dolore è dovuto alla contrazione della muscolatura delle vie urinarie che reagiscono alla presenza di una calcolo nel bacino renale o nell'uretere che blocca il flusso urinario nel rene. Il dolore si localizza nella zona lombare ed aumenta di intensità irradiandosi verso il basso dell'addome fino all'inizio della coscia.

La terapia delle coliche prevede l’uso di farmaci analgesici e antispastici: l’intervento chirurgico è messo in atto solo in casi complicati e di una certa gravità.