Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

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Ecocuore: a cosa serve, quando si deve fare

28-09-2021 - scritto da Antonella Lobraico

Se il tuo cardiologo sospetta la presenza di una patologia cardiaca, potrebbe prescriverti un ecocuore, ovvero un’ecografia al cuore.

Come si fa un ecocuore e a cosa serve? Vediamo insieme in cosa consiste questo esame.

Il cuore rappresenta l’organo centrale del nostro apparato circolatorio. È posizionato all’interno della gabbia toracica, a sinistra, e assolve alla fondamentale funzione di inviare e ricevere il sangue tramite i vasi sanguigni. Tuttavia, il cuore proprio come gli altri organi del nostro corpo, può essere interessato da alcune patologie che non devono essere sottovalutate: in gioco c’è proprio la nostra vita.

Per questi motivi, un ecocuore, quindi un’ecografia del cuore, può chiarire alcuni dubbi e accertare o meno la presenza di alcune malattie a carico di questo organo.

 

Ecocuore: a cosa serve e cosa può individuare

 

Grazie all’utilizzo degli ultrasuoni, l’ecocuore è considerato un esame molto valido per verificare la struttura del cuore, ma anche per rendersi conto del funzionamento di atri e ventricoli e per analizzare il flusso del sangue. L’ecocuore è in grado di rilevare problemi specifici, malattie o possibili danni. Nello specifico individua:

  • endocarditi, ovvero infiammazioni delle valvole del cuore;
  • scompensi cardiaci;
  • cardiomiopatie;
  • possibili danni provocati da un infarto del miocardio;
  • malattie cardiache congenite.

 

Ecocuore: quali sono le tipologie possibili e come si svolgono

 

Esistono diverse tipologie di ecocardiogramma a cui ci si può sottoporre. Il più diffuso e utilizzato è l’ecocardiogramma transtoracico (ETT), ma si possono effettuare anche:

  • l’ecocardiogramma da sforzo;
  • l’ecocardiogramma color-Doppler;
  • l’ecocardiogramma transesofageo.

 

L’ecocuore viene eseguito da personale specializzato all’interno di strutture adeguate come ospedali, ambulatori pubblici o privati.

Per effettuare l’ecocardiogramma transtoracico il paziente deve liberare il torace sul quale vengono messi degli elettrodi a loro volta legati a una macchina che ha il compito di registrare il ritmo del cuore. Sulla sonda a ultrasuoni utilizzata nel corso dell’esame, viene applicato il gel. Poi, viene spostata lungo il torace in corrispondenza del cuore. La sonda è legata all’ecografo che mostra in diretta le immagini del cuore.

Diversamente, l’ecocardiogramma da sforzo viene effettuato dopo che il paziente ha svolto attività fisica a sforzo crescente. L’ecocardiogramma color-Doppler invece, sfrutta una tecnologia particolare che permette di distinguere tramite dei colori (rosso e blu) la direzione del flusso sanguigno. In ultimo, l’ecocardiogramma transesofageo risulta essere un po’ più invasivo rispetto agli altri esami in quanto viene inserita dalla bocca una piccola sonda che arriva fino allo stomaco, permettendo così di avere immagini ancora più precise del cuore.

 

Ogni esame richiede una preparazione specifica che verrà indicata al paziente tempo prima per poter affrontare al meglio le diverse tipologie di ecocuore.

 

Ecocuore: possono esserci rischi?

 

L’ecocuore è in generale un esame sicuro che non provoca dolore e soprattutto non è pericoloso perché il paziente non viene sottoposto a radiazioni. Un po’ più fastidiosa può essere l’ecografia transesofagea a causa della sonda inserita in bocca e che passa per la gola. In caso di disturbi o fastidi rilevati durante o dopo l’esame, è bene farlo presente al proprio medico.

 

Per preserverare la salute del cuore bastano alcuni piccoli accorgimenti come controllare periodicamente il suo funzionamento, seguire uno stile di vita sano.



A cura di Antonella Lobraico, collaboratrice della redazione di ForumSalute.
 

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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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