Dermatologia: 10 domande e risposte

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Dermatologia: 10 domande e risposte

09-05-2019 - scritto da Viviana Vischi

Cura della pelle e dei capelli, orticaria, psoriasi: parola al Dr. Prof. Mauro Barbareschi, Dermatologo e Docente universitario.

Problemi della pelle e del cuoio capelluto: parola all'esperto.

 

La pelle, che è il nostro organo sensoriale più esteso (occupa circa 2 m² e pesa circa 5 kg), svolge diverse funzioni: ci protegge dagli agenti esterni (germi, batteri, attriti, sostanze chimiche, raggi del sole ecc.), provvede a mantenere costante la nostra temperatura corporea e attraverso le sue terminazioni nervose ci consente di ricevere molte informazioni sul mondo che ci circonda: caldo, freddo, piacere e dolore.

 

Come tutto il resto dell'organismo naturalmente anche la pelle necessita di cure e attenzioni per rimanere in salute. Ebbene, la dermatologia è proprio quella branca della medicina che si occupa delle malattie che possono riguardare la pelle: dalle eruzioni cutanee agli angiomi, dall'acne ai nei sospetti, dalle dermatiti all’orticaria. E molto altro ancora.

 

Affrontiamo alcune delle più comuni domande riguardanti la pelle e il cuoio capelluto con il Dr. Prof. Mauro Barbareschi, Medico Chirurgo specialista in Dermatologia e Venereologia, Docente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e del corso di specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi di Milano.

 


 

 

 

Il Dr. Prof. Mauro Barbareschi, specialista in Dermatologia e Venereologia, riceve presso il suo studio dermatologico di Milano. Per contatti, clicca qui oppure invia un'email a melb@libero.it.

 


 

 

ARROSSAMENTI E PRURITO

 

L’orticaria è sempre un sintomo di tipo allergico oppure può verificarsi anche in soggetti non allergici ed essere del tutto episodica? Quali sono le cause più comuni?

Le cause di orticaria sono numerose e non solo di tipo allergico, ad esempio la reazione a certi alimenti. L’orticaria può essere successiva ad infezioni, assunzione di farmaci, fattori immunologici, fattori fisici come ad esempio il freddo, patologie concomitanti (tumori) e stress.

L’orticaria può essere acuta e durare pochi giorni, oppure cronica e durare anche anni. Le cause di orticaria cronica sono difficili da riconoscere e richiedono l’intervento dello specialista, che dovrà predisporre una serie di accertamenti di laboratorio e strumentali.

 

Cosa consiglia il dermatologo a chi è costretto a convivere con la psoriasi? Quali trattamenti e accorgimenti utili?

La psoriasi è una malattia cronica alla cui base esiste una predisposizione genetica che porta ad un'alterazione della risposta infiammatoria/immunitaria a livello cutaneo. Può avere diversi livelli di gravità e dunque di estensione, e le cure sono correlate a ciò. Per i gradi minori può essere sufficiente una corretta idratazione e protezione della funzione di barriera che assolve la cute, mentre per le forme molto estese si ricorre all’uso di farmaci biologici che costituiscono la risposta farmacologica più avanzata attualmente disponibile. Esistono poi delle cure naturali per la psoriasi (clima marino e cure termali) che possono essere sfruttate per migliorare il rendimento delle cure farmacologiche.

Il paziente psoriasico deve accettare l’idea della cronicità della sua malattia e della necessità di dedicarle attenzioni costanti. La dieta mediterranea ha sicuramente un impatto favorevole, così come un indice di massa corporea BMI corretto: tradotto, mangiare in maniera sana ed equilibrata e mantenere il peso nella norma. Da sconsigliare gli abusi alimentari e l’alcool.

 

 

VISO

 

Parliamo di scrub o peeling fai-da-te per la pulizia del viso e la rimozione delle cellule morte: è un’abitudine dannosa o benefica per la pelle?

La pulizia del viso è una prassi che solo in parte può essere eseguita personalmente a casa, con un peeling fai-da-te. Il consiglio è quello di usare un detergente delicato, proseguire con l’esfoliazione e infine con l’idratazione: tutto ciò è alla portata di chiunque. Da qui in poi, però, occorre affidarsi ad uno specialista specialmente se la pulizia comprende la rimozione di lesioni ritenzionali come comedoni e microcisti. Lo specialista potrà effettuare un peeling, con livello di esfoliazione variabile, in base al tipo di di cute e all’esecuzione di trattamenti per l’idratazione profonda.

 

La sindrome della “lingua a carta geografica” è una condizione preoccupante? Perché si manifesta? Cosa fare?

La cosiddetta glossite migratoria benigna è un disturbo che non deve preoccupare. Alla base c’è un'alterazione della crescita e della differenziazione della mucosa delle papille linguali che può essere collegata a stati carenziali o all’assunzione di farmaci o ad alterazioni del microbioma della cavità orale. La cura consiste nel correggere queste alterazioni.

 

 

LESIONI SUPERFICIALI

 

Parliamo di scottature: ci può fornire il vademecum per una medicazione senza errori? 

Dopo una scottatura semplice che causi arrossamento è utile raffreddare la zona con quello che si ha a disposizione: acqua fredda in primis. È possibile anche utilizzare del ghiaccio, ma avendo l’accortezza di interporre un telo. Se invece la scottatura provoca un danno maggiore, con compromissione degli strati superficiali dell'epidermide, sarà necessario prevenire le complicazioni, come ad esempio una possibile infezione, e utilizzare sostanze con capacità rigenerative: da questo punto di vista ideale è l'acido jaluronico

 

Vesciche: una pratica diffusa è quella di “bucarle” nella speranza di alleviare il dolore e il disagio. Ma è un’abitudine da evitare?

Le vesciche sono raccolte di materiale liquido e possono essere successive a diverse tipologie di “traumi”: fisici, chimici, biologici. Se per ridurre la loro dolorabiltà si decide di svuotarle è necessario praticare una piccola incisione alla base e successivamente con una leggera pressione far uscire il liquido contenuto. Non è consigliabile invece rimuovere il tetto della vescica, che deve rimanere a copertura del derma sottostante. Dopo lo svuotamento è necessario disinfettare e medicare fino a guarigione.

 

Le smagliature sono un fatto genetico o ereditario? Perché si formano? E soprattutto, come si possono eliminare?

La formazione di smagliature (striae distensae) è innanzitutto frutto di una predisposizione che può manifestarsi in corso di accrescimento della massa corporea, variazioni significative del peso, disturbi ormonali, stati carenziali, cure farmacologiche ecc. Il loro trattamento prevede la correzione di questi squilibri, laddove possibile. Successivamente il momento migliore per la cura è quando sono “rosse” e quindi in una fase in cui possono regredire. Quando diventano bianche purtroppo si possono correggere in maniera meno efficace.

Esistono molte proposte terapeutiche per le smagliature. Tra queste, una terapia emergente è quella mediante laser di tipo vascolare o frazionato.

 

 

CAPELLI

 

Prof. Barbareschi, passiamo ai capelli: è vero che mangiare cibi ricchi di ferro contribuisce a prevenirne la caduta?

Effettivamente la sideropenia (cioè la mancanza di ferro) e la caduta di capelli possono essere due situazioni collegate. La carenza di ferro (detta in termini medici carenza marziale) si associa spesso ad uno stato di anemia che può essere rivelato facilmente dopo un esame di laboratorio. Nei casi iniziali o nella prevenzione di questa carenza è utile consumare cibi ricchi di ferro, vitamina B12, acido folico e vitamina C. Qualche esempio: uova, pesce, carne, legumi, vegetali verdi, frutta come limoni e tutti gli agrumi, fragole, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli e broccoli.

Nei casi avanzati sarà necessaria una integrazione diretta di sali di ferro. In casi selezionati la terapia con ferro sarà da eseguirsi attraverso la terapia infusionale endovenosa.

 

"Cento colpi di spazzola", predicavano le nonne prima di andare a dormire. E’ ancora oggi un buon suggerimento per avere chiome sane, oppure un falso mito che in realtà danneggia i capelli?

Spazzolare eccessivamente i capelli non è consigliabile in quanto il traumatismo provoca la loro rottura e non il loro rafforzamento. Il consiglio delle nonne in realtà rimanda ai tempi in cui per liberarsi dai pidocchi ed altri parassiti spazzolare ripetutamente i capelli poteva risultare utile.

 

E’ vero che lavarsi troppo spesso i capelli li indebolisce, oppure è un falso mito? Se è vero, ogni quanto andrebbero lavati per non pregiudicarne la forza e la salute?

Lavare spesso i capelli non fa male di per sé, altrimenti dovremmo concludere che fa male lavarsi in genere - e ci laviamo bene o male tutti i giorni! La risposta è che bisogna lavare i capelli il giorno prima che siano sporchi e questo momento puo dipendere dall’età del paziente, da dove vive, dal fatto che pratichi più o meno attività sportiva ecc.



A cura di Viviana Vischi, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2002, Direttore Responsabile di diverse testate giornalistiche digitali in campo medico-scientifico.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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