Ernia

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Ernia


L’ernia è la fuoriuscita di un viscere dalla cavità (cerebrale, toracica e addominale) che di norma lo contiene, attraverso un orifizio o un canale anatomico. L’ernia consiste dunque in una tumefazione dei tessuti molli o di un organo che sporge in modo difettoso dalla parete muscolare in presenza di un punto debole che ne permette l’uscita.

Le ernie si distinguono in ernie interne quando lo spostamento dei visceri avviene all'interno del corpo e in ernie esterne quando i visceri, infiltrandosi tra le strutture che compongono una parete, si dirigono verso l'esterno diventando evidenti.

Le ernie si possono manifestare in molte parti del corpo ed è possibile classificarle rispetto le strutture interessate, in particolare si parla di:
• Ernie cerebrali e cerebellari
• Ernie del disco
• Ernie diaframmatiche
• Ernie addominali

L’ernia è caratterizzata da sintomi molto fastidiosi: il paziente avverte una sensazione di tensione o peso accompagnata da dolorose fitte. La tumefazione all’inizio è poco o per nulla evidente ma con il passare del tempo diventa sempre più voluminosa fino a raggiungere enormi dimensioni soprattutto nei casi di ernia ombelicale ed ernia inguinale. La consistenza di un‘ernia al tatto è teso-elastica, pastosa o granulosa a seconda del contenuto. I sintomi dell’ernia peggiorano notevolmente nel caso di complicazioni come ad esempio quando insorge un’infiammazione o si verifica un intasamento o uno strozzamento.

L'ernia può e deve essere curata solo attraverso operazione chirurgica: l'intervento viene praticato in anestesia locale, in regime di day hospital e permette una ripresa piuttosto rapida delle proprie attività. I rischi di recidiva e le complicazioni post-operatorie sono minime.


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