Raynaud, malattia di

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Raynaud, malattia di

La malattia o sindrome di Raynaud è caratterizzata da episodi di cianosi alle dita che ripetendosi nel tempo possono condurre a distrofia ed eventualmente a fenomeni di gangrena delle estremità.

La malattia colpisce prevalentemente le giovani donne con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, comparendo a volte senza cause apparenti. In alcuni casi può insorgere a seguito di lesioni del sistema nervoso regionale oppure può rappresentare un fenomeno secondario ad altre patologie come le arteriopatie croniche (morbo di Buerger), le collagenopatie (lupus eritematoso sistemico e sclerodermia), i tumori, l’ipertensione polmonare primitiva, la sindrome del tunnel carpale e le malattie del sangue. Può altresì essere correlata a microtraumi, avvelenamento da piombo e arsenico, alcuni farmaci, compressione dei nervi che escono dal torace ed esiti di congelamento.

I sintomi della malattia di Raynaud si manifestano in maniera differenziata in tre stadi, corrispondenti ad altrettante fasi di costrizione dei vasi sanguigni:
• fase ischemica: le dita diventano fredde e bianche
• fase asfittica: le dita diventano bluastre in conseguenza del fenomeno di cianosi
• fase di iperemia attiva: le dita appaiono rosse e calde e insorgono dolori violenti e formicolio
Tra una fase e l’altra i sintomi scompaiono e si riscontra la presenza di iperidrosi: in un secondo momento possono manifestarsi desquamazione, caduta delle unghie, ulcerazione e gangrena delle estremità delle dita.

Purtroppo non esiste una terapia specifica ma solo trattamenti di base che invitano il paziente a limitare l’esposizione al freddo, al fumo, ai farmaci betabloccanti e ai derivati ergotaminici. La terapia farmacologica, non sempre adottata e comunque solo nelle fasi iniziali, consiste in genere nella somministrazione di nifedipina, nitroglicerina, prostaglandine, calcio antagonisti e vasodilatatori.
Nei casi più gravi si può ricorrere ad un trattamento chirurgico, in verità molto rischioso e controverso, che consiste nella resezione delle fibre nervose che controllano la dilatazione e il restringimento delle arterie degli arti colpiti (simpatectomia toracica endoscopica).


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