Paget, malattia ossea di
La malattia ossea di Paget, nota anche come osteite deformante o morbo di Paget, è una malattia metabolica dell'osso probabilmente causata da un’immunodeficienza ereditaria o da un’infezione virale o dalla concomitanza di entrambi i fattori. L'infezione avviene da parte del paramyxovirus che attacca gli osteoclasti che aumentano il riassorbimento osseo e stimolano la formazione di nuovo tessuto osseo da parte degli osteoblasti.
La malattia ossea di Paget si manifesta in genere dopo i quaranta anni e colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne determinando una deformità ossea dovuta ad una crescita anomala che rende le ossa più grandi, più morbide e quindi più soggette a fratture.
In condizioni normali le ossa si rinnovano ogni otto anni ma con il morbo di Paget la loro decomposizione e riformazione aumenta così rapidamente da determinare una disorganizzazione e deformazione degli strati nuovi. La malattia può prendere di mira singole ossa come ad esempio tibia, ileo, femore, cranio, vertebre e omero oppure colpire più sedi contemporaneamente.
La malattia insorge in maniera subdola perché i sintomi sono praticamente assenti anche se talvolta possono manifestarsi dolore osseo e rigidità articolare. Possono inoltre verificarsi ingrossamento del cranio, schiacciamento di una radice nervosa spinale (radicolopatia), disturbi uditivi, artrosi e nelle forme più gravi sarcoma.
La terapia medica consiste nell’uso di bisfosfonati o Plicamicina in modo da assicurare il controllo della patologia.