Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, le cellule della cute preposte alla sintesi della melanina. Il melanoma è il più aggressivo dei tumori della pelle e può insorgere su cute, mucose, meningi e uvea.
Tumori anche di piccole dimensioni possono avere un decorso molto grave e rapido determinando metastasi ai linfonodi, al polmone, al fegato e al cervello e alle ossa.

Le cause dell’insorgenza del melanoma non sono chiare ma certamente al suo sviluppo concorrono fattori genetici e ambientali: il più importante fattore di rischio per soggetti di pelle bianca è la scottatura conseguente a eccessiva esposizione solare.

Il melanoma sulla cute è facilmente visibile con un autoesame della pelle usando il sistema A B C D E controllando cioè l’asimmetria della lesione (A), i bordi irregolari e frastagliati (B), il colore policromo o nero (C), il diametro di dimensioni superiori ai 5 mm (D) e l’evoluzione (E), ovvero le modificazioni in dimensione, forma e colore in un breve periodo di tempo.

Il sospetto melanoma va asportato completamente per via chirurgica con una escissione che comprende 1 e 2 mm di cute normale circostante (biopsia escissionale) e sottoposto all’esame istologico. L’asportazione chirurgica, eseguita tempestivamente, per melanomi fino a un mm di spessore garantisce la guarigione in oltre il 90% dei casi. Se però il melanoma viene diagnosticato in uno stadio avanzato la prognosi è pessima.

Una volta rimosso chirurgicamente il melanoma si procede a trattamento per ridurre il rischio di recidive tramite immunoterapia cioè stimolando il sistema immunitario contro il tumore.