Pediculosi

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Pediculosi


La pediculosi è una parassitosi provocata da infestazione di pidocchi che può colpire varie parti della cute ma in particolare il capo (pediculosi del capo) e il pube (pediculosi pubica). La pediculosi, che si manifesta con prurito intenso e infezioni causate dalle escoriazioni per grattamento, si trasmette tramite una famiglia di artropodi chiamata Anoplura, le cui forme sono il Pthirus pubis, che colpisce il pube e il Pediculus humanus nella variante che colpisce il cuoio capelluto e in quella che contagia il corpo per via dello scambio di abiti infetti.

La pediculosi del capo si localizza trai capelli della nuca e delle tempie dove i pidocchi depongono le uova (lendini), la pediculosi del pube favorita dai rapporti sessuali si localizza nelle regioni pubica e perineale ma anche nelle ascelle, sul torace e nella barba.

La pediculosi è caratterizzata da prurito e piccole lesioni che riguardano l’area dove è avvenuta la puntura ma che sono anche dovute al continuo sfregamento: solo in casi estremi si vengono a formare a eritemi e tumefazione.

La terapia è diversa a seconda delle zone infestate ed è finalizzata alla rimozione dei parassiti infestanti. Per il capo si applicano polveri, shampoo o schiume insetticide composte da zolfo e mercurio o da piretro e butossido di piperonile, ripetendo l’applicazione ogni otto giorni, e rimuovendo le lendini dai capelli con l’aiuto di un pettine fitto. Per il corpo sono utili bagni solforati e pomate a base di benzoato di benzile ed è indispensabile la disinfestazione degli abiti tramite insetticidi. Per trattare il pube si applicano, dopo la rasatura, schiume insetticide e vaselina allo xilolo se sono presenti lesioni.


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