Benefici e regole di sicurezza per un'escursione con Fido

Consigli utili per un'escursione con il cane in tutta sicurezza

Adoro fare escursioni, andare in giro per le montagne e le colline attraverso sentieri più o meno complessi. Non l’ho mai fatto però con il mio cane al seguito e visto che manco da tanto tempo in tale pratica, sto pensando che è giunta l’ora di provare.

Camminare nella natura aiuta a godere del bello della vita, a fare esercizio fisico, a riflettere su se stessi in silenzio, ma non di certo in solitudine, soprattutto con Fido al fianco. Di certo è anche un buon metodo per rafforzare il legame a 6 zampe e passare qualche ora di svago insieme, senza dimenticare che la maggior parte dei cani ha necessità fisiologica di passare del tempo all’aperto.

Cercando qualche percorso specifico mi sono imbattuta in preziosi consigli di sicurezza circa le escursioni con i cani. Non ditemi che sono banalità, perché anche evitare di lasciare il cane in macchina a mezzogiorno lo è, ma c’è chi continua a farlo senza pensare! Dunque prevenire è sempre meglio che curare e siccome sono piuttosto maniaca in tal senso ho deciso di condividere con voi quello che ho trovato e ciò che con l’aggiunta della riflessione mi è venuto in mente.

Una cosa che non sapevo ad esempio: alcune razze di cani, soprattutto se di taglia grande, non dovrebbero essere sottoposti a lunghi percorsi (e/o terreni complessi) se non sono abbastanza adulti. Questo perché la loro struttura ossea può non essere ancora completa e quindi eccessive sollecitazioni possono essere pericolose.

Un golden retriever ad esempio non dovrebbe correre/ passeggiare per più di 20-30 minuti di seguito almeno fino ai 6-8 mesi ed aumentare le tempistiche (ed i chilometri da percorrere con gradualità). Dopo i 12 mesi, soprattutto se sono allenati, via libera alle escursioni.

Detto ciò, anche se sembra scontato, non bisogna dimenticare le vaccinazioni e gli antiparassitari, soprattutto se ci si sposta di qualche bel chilometro da casa: in alcune zone la filaria (che provoca una grave malattia) è endemica ed esistono alcune aree in cui c’è una maggiore incidenza di zecche dure e pericolose del tipo Ixodes ricinus, in grado di provocare anche nell’essere umano una grave meningoencefalite. Senza dimenticare la Giardia (portate dell’acqua con una ciotola per farlo abbeverare, è meglio che eviti delle pozze strada facendo per bere). Da valutare quindi anche il luogo in cui ci si reca.

Una volta arrivati sul sentiero (dopo un viaggio a norma di sicurezza anche canina) occorre prestare attenzione alle potenziali insidie: filo spinato, pietre taglienti, terreni friabili. Come anti-sfortuna è buona cosa portarsi dietro anche un semplice kit di pronto soccorso. Il guinzaglio? Meglio averlo, soprattutto se il cane non è particolarmente addestrato, se non risponde bene ai comandi: se si allontana può perdersi o farsi male.

Ecco.... ora mi sento pronta per l’escursione, devo solo decidere dove. Cosa mi consigliate?

Foto: Flickr
Fonte: Pet wave

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A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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