Se il gatto perde il pelo (alopecia)

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Se il gatto perde il pelo (alopecia)

27-03-2013 - scritto da Cinzia Iannaccio

Cosa fare se il gatto perde il pelo e quali sono le cause?

Cause e rimedi della perdita di pelo del gatto

Se il gatto perde il pelo (alopecia) Il gatto di casa semina peli ovunque vada? Anche per i nostri mici possiamo parlare di alopecia, un disturbo piuttosto comune. Questa può essere localizzata e quindi a chiazze oppure riguardare il pelo di tutto il manto. Diversi i sintomi correlati: la zona in cui cadono i peli può infatti risultare liscia e sana, o arrossata se non addirittura con croste e vere e proprie lesioni sulla pelle. Può esserci prurito. Dunque che fare?

Spesso la perdita di pelo nel gatto è un fenomeno passeggero che si risolve da solo, soprattutto se avviene nei cambi di stagione, è la classica “muta” comune a quasi tutti gli animali. Nonostante questo però se il problema è insistente e se il micio dimostra prurito grattandosi e leccandosi di continuo, sicuramente la prima opzione dovrà essere quella di andare da un veterinario per effettuare una diagnosi che spieghi le motivazioni dell'alopecia e quindi per individuare un possibile trattamento.

Tra le cause più comuni nei gatti anziani c’è il cancro e quindi questa opzione deve essere esclusa quanto prima; lo stress dell’allattamento, della gravidanza o altra condizione, può provocare perdita di pelo nel gatto, come pure uno squilibrio ormonale, errata alimentazione, allergie da contatto (della pelle) parassiti (come nel caso della rogna) o funghi come per la tigna, malattie autoimmuni e dermatiti di vario genere. Il tutto non prescinde anche da una certa ereditarietà.

Per stabilire una diagnosi il veterinario, dopo una visita clinica, può decidere di sottoporre il gatto ad alcuni test: analisi del sangue (emocromo completo), radiografie, biopsia o esame colturale della pelle. La cura laddove possibile dipende chiaramente dalla causa che la provoca: in caso di una malattia cutanea ad esempio si possono applicare dei farmaci specifici (ad esempio antiparassitari).

Non sempre la questione è risolvibile, almeno non in toto, ma se non c’è prurito e sono escluse le patologie più serie è importante mettersi l’anima in pace e riflettere sul fatto che il micio sarà bello lo stesso, anche se un pochino spelacchiato. Una particolare attenzione andrà comunque sempre mantenuta nei confronti di una sana alimentazione e del fatto che nel suo stomaco si possono accumulare pericolose palle di pelo. Se infatti questo cade con facilità, è probabile che con la toelettatura quotidiana il gatto ne ingerisca grandi quantità. In commercio esistono dei rimedi, degli integratori, che evitano il formarsi di queste rischiose masse.

Foto: Mbosio per Flickr
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Animali, cane, gatto, cuccioli




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