Cos’è la medicina del dolore?
La medicina del dolore mira al controllo del dolore nei malati di tumore e in coloro che soffrono per dolori persistenti di qualsiasi origine
Medicina del dolore: a chi si rivolge e quali trattamenti prevede

Il dolore, paradossalmente, ha un significato protettivo per l’organismo. La sua utilità è quella di avvertirci che qualcosa non funziona nel nostro corpo e di attivarci per evitare o limitare un danno dei tessuti.
Un esempio di questo dolore “utile” può essere quello della distorsione della caviglia, un dolore così intenso che ci obbliga a metterci a riposo senza camminare per dare modo alla articolazione di guarire senza essere ulteriormente danneggiata; un altro esempio, forse ancora più chiaro, è il dolore che sentiamo quando avviciniamo il dito ad una fiamma e che ci costringe ad allontanarci per evitare di essere gravemente ustionati.
Accanto a questo tipo di dolore, che funziona da campanello di allarme esiste però un dolore “inutile” che è malattia di per se stesso. Questo dolore e è quello che persiste nel tempo, a volte anche in assenza di un danno dell’organismo (pensiamo per esempio al dolore delle nevralgie) e che ci impedisce con la sua presenza di vivere una vita normale.
La cura del dolore non si rivolge perciò solo al controllo del dolore nei pazienti affetti da malattie tumorali, come invece è spesso pensato da molti, ma a tutti quei pazienti che soffrono per dolori persistenti di qualsiasi origine. Secondo una ricerca europea effettuata nel 2005 infatti circa il 50% della popolazione ha sofferto o soffre di un dolore persistente per più di 6 mesi!
Nei Centri di Terapia del Dolore i pazienti che soffrono per il cosidetto “dolore cronico benigno”, cioè non provocato da tumori ma da gravi artrosi della colonna o delle articolazioni, da lombosciatalgie croniche, da nevralgie, da disturbi della circolazione, costituiscono oggi la grande maggioranza dei pazienti.
Con il termine di “Terapia del Dolore” si indicano tutte quelle terapie che mirano a permettere al paziente di poter vivere una vita senza le limitazioni causate dal dolore, che in questo caso diventa una malattia di per sé stessa. Questi trattamenti comprendono le terapie farmacologiche (con farmaci antiinfiammatori ed analgesici), le terapie fisiche (ultrasuoni, elettroanalgesia, manipolazioni, massaggi ecc., solo per citarne alcune), tutti i trattamenti infiltrativi (da quelli articolari fino a quelli vertebrali) fino ad arrivare all’utilizzo di trattamenti complessi come la neurostimolazione midollare, l’impianto di sistemi per la somministrazione di farmaci direttamente a livello del midollo spinale o l’utilizzo di trattamenti che utilizzano le radiofrequenze a livello dei nervi che ne provocandone l’insensibilità alle stimolazioni dolorose.
Un medico specialista in “Terapia del Dolore” perciò, è un medico che riconosce la causa del dolore e lo cura scegliendo il trattamento più appropriato. Un esempio molto frequente è quello delle lombosciatalgie, che possono essere trattate sia con farmaci che con trattamenti infiltrativi volti a ridurre l’infiammazione del nervo sciatico. Altre volte nello stesso quadro doloroso è possibile intervenire con trattamenti come la somministrazione nel disco vertebrale di ossigeno-ozono che sono invece rivolte alla cura della ernia discale può essere la causa della infiammazione del nervo.
Dr. Marco La Grua
Specialista in Anestesia e Rianimazione, Tossicologia Medica, Master in Terapia del Dolore
Sede di lavoro: Centro Oncologico Fiorentino (Sesto Fiorentino) - Attività ambulatoriale in Pistoia, Prato, Firenze, Ferrara
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