Cronobiologia e tumori

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Cronobiologia e tumori

26-08-2011 - scritto da Prof.ssa Virginia A. Cirolla

La terapia dei tumori umani a base di melatonina

Cronobiologia per la lotta contro i tumori

Dopo più di 20 anni di indagine nel ruolo che la ghiandola pineale

ricopre nel cancro e di studi clinici del suo ormone, la melatonina, nel

trattamento delle neoplasie umane, è giustificato affermare che

l’accettazione dell’importanza della ghiandola pineale nei disturbi

neoplastici richieda una sostanziale modificazione nella coscienza

delle scienze umane.

La terapia dei tumori umani a base di melatonina è giustificata per

almeno tre ragioni:

1) È una terapia endocrina sostitutiva per correggere la deficienza

pineale correlata al cancro.

2) L’attività anti-cancro della melatonina dovuta all’azione

anti-proliferativa (modulando l’espressione di oncogeni e

anti-oncogeni ed i processi apoptotici), attivazione dell’mmunità

anti-cancro (accrescendo in particolare l’attività e il rilascio dell’IL-2

dai linfociti TH1 e la stimolazione della secrezione dell’IL-2 da parte

delle cellule dendritiche), e proprietà antiossidanti.

3) È una terapia palliativa, specificatamente per la cachessia, la

debolezza e trombocitopenia collegate al cancro, per le proprietà

anticachettiche e trombopoietiche della melatonina.

I 15 anni di storia clinica riguardante la terapia a base di melatonina nei neoplasmi umani possono essere così riassunti:

1) Terapia palliativa di neoplasmi solidi incurabili.

2) Terapia neuroimmune del cancro con melatonina più citochine

(IL-2) per accrescere la sua efficacia, nei tumori resistenti all’uso del

solo IL-2.

3) Terapia chemio neuroendocrina, con melatonina più

chemioterapia; terapia radio neuroendocrina con melatonina più

radioterapia, per ridurre la tossicità della chemioterapia attraverso la

proprietà antiossidante della melatonina ed accrescere l’efficacia

terapeutica, prevenendo danni ai linfociti causati dalla

chemioterapia e radioterapia, incrementando inoltre il loro potere

citotossico.

4) Terapia neuroendocrina con melatonina in aggiunta alle classiche

terapie endocrine, che si basa sulla capacità della melatonina di

accrescere la dipendenza endocrina del cancro. In tutti gli studi, la

melatonina è stata somministrata oralmente una volta al giorno

durante la fase oscura del fotoperiodo, in dosi che variavano dai 20 ai

40 mg al giorno.

In ricerche condotte su 1.440 pazienti, scelti a caso, con tumori solidi

incurabili in stato avanzato, che hanno ricevuto solo melatonina o

una cura di sostegno, la melatonina ha prolungato il tempo di

sopravvivenza ed evitato la cachessia neoplastica, anche se una

regressione oggettiva del tumore è stata rilevata soltanto nel 2% dei

pazienti.

In termini di regressione tumorale, risultati più incoraggianti sono

stati raggiunti grazie alla terapia neuroimmune con melatonina in

aggiunta a dosi sottocutanee di IL-2 (3 millesimi di unità

internazionale per litro), con un tasso di regressione del tumore del

16% in 400 pazienti affetti da tumori solidi incurabili ed in stato

avanzato; una efficienza particolare si è riscontrata negli

epatocarcinomi, nei tumori gastrointestinali, nel cancro polmonare

non a piccole cellule e nei mesoteliomi.

In una ricerca effettuata su 450 pazienti, scelti a caso, con un cattivo

stato clinico o con tumori resistenti alla chemioterapia, la

melatonina sembra accrescere il tasso di reazione al tumore,

prolungare il tempo di sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia

ed evitare i danni collaterali causati da quest’ultima, quali:

trombocitopenia, cardiotossicità, neurotossicità e astenia. Non sono

stati rivelati effetti nella protezione da anemia, leucopenia e

alopecia. La melatonia, associata al tamoxifene, sembra indurre un

tasso di reazione del 29% in 14 pazienti con metastasi al seno, curati

solo con tamoxifene; ed un tasso di reazione del 12% in 25 pazienti

con neoplasmi avanzati, tranne tumori classici endocrino-dipendenti.

La melatonina può pertanto essere usata con successo in oncologia,

sia da sola che utilizzata per armonizzare a livello biologico le

tradizionali terapie anticancro tra cui: chemioterapia, radioterapia,

immunoterapia e terapia endocrina. L’applicazione della melatonina

nella cura di neoplasmi umani potrebbe completamente modificare

l’oncologia medica, in una direzione bio-modulatoria, ristabilire

l’unità psicobiologica dei pazienti e ricostituire le reazioni

psicoendocrine ed immunobiologiche contro il cancro. Ulteriori

ricerche saranno necessarie per stabilire l’efficacia della melatonina

rispetto alla manifestazione (rilascio) da parte delle cellule

cancerose di recettori della melatonina ed alla produzione endogena

della melatonina stessa.

Il cancro è una guerra biologica che distrugge l’unità della vita, e la

cura a base di melatonina può aiutare a ripristinare nei pazienti

affetti da cancro l’armonia a livello biologico.



Per informazioni Studio Medico Cirolla
Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it

Profilo del medico - Prof.ssa Virginia A. Cirolla

Nome:
Virginia Angela Cirolla
Comune:
ROMA
Telefono:
0645477448 3396769115, 3930944388, 3335230409
Azienda:
A.I.S.M.O. ONLUS
Professione:
Ricercatore
Posizione:
PRESIDENTE NAZIONALE
Occupazione:
MEDICO CHIRURGO SENOLOGO/TITOLARE CENTRO DI FORMAZIONE ANFOS/DIRETTORE SANITARIO A.I.S.M.O. ONLUS
Specializzazione:
Oncologia Medica, Medicina alternativa, Chirurgia generale, Perf in Ecografia, Senologia, Master Format. ANFOS, Master Agopuntura, Dottorato Ricerca Oncologica
Contatti/Profili social:
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