Teniasi

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Teniasi


La teniasi, anche conosciuta come verme solitario, è l'infestazione dell’organismo causata dai cestodi, cioè vermi piatti come Taenia saginata, Taenia solium e Diphyllobothrium latum.
Una volta arrivate nell’intestino le larve, ingerite ad esempio mangiando carne cruda o poco cotta di bovino o suino infetto, si sviluppano in un verme adulto che si attacca alla parete intestinale crescendo fino a raggiungere anche alcuni metri di lunghezza.

La teniasi può essere asintomatica per mesi per poi manifestarsi con diarrea alternata a stitichezza, dolori addominali, dimagrimento, nausea, vomito. La tenia, che può vivere persino 25 anni nell'intestino umano, assimila circa il 5% dei cibi ingeriti sottraendo, in particolar modo, le vitamine e determinando così uno stato di spossatezza e debolezza costante.
La teniasi viene diagnosticata tramite un esame parassitologico in grado di evidenziare la presenza di uova di tenia nelle feci dell'infestato.

La terapia si basa sull’assunzione di farmaci specifici antielmintici come il niclosamide o il mebendazolo che consentono di staccare la testa del verme dalla parete intestinale in modo da agevolare l'evacuazione spontanea del resto della tenia, attraverso la defecazione stimolata da un purgante salino. Se questi farmaci non portano al risultato sperato si deve ricorrere a intervento chirurgico per decapitare il parassita.

Prima di mangiare carne è importante sempre cuocerla per diversi minuti così da neutralizzare il rischio di contrarre la tenia: anche la surgelazione della carne, molti gradi sotto lo zero per vari giorni, costituisce un metodo preventivo contro la teniasi.


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