Cistite emorragica, sintomi e cause

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Cistite emorragica, sintomi e cause

22-06-2015 - scritto da Cinzia Iannaccio

Quando al bruciore nel fare pipì si abbina la perdita di sangue. Cosa provoca questa infiammazione della vescica.

Non solo virus e batteri tra le cause della cistite emorragica.

Cistite emorragica, sintomi e cause

La cistite, come sa purtroppo chi ne soffre, è infiammazione della vescica, per lo più di origine infettiva - ma non solo - che comporta bruciore e dolore durante l’emissione delle urine. Purtroppo la situazione a volte si può complicare con presenza di sangue nelle urine (il termine medico è ematuria) ed in tal caso si parla di cistite emorragica, ovvero di un’infiammazione della vescica di varia natura piuttosto seria, aggravata dalla presenza di tracce o coaguli di sangue nelle urine.

 

Le cause della cistite emorragica

La cistite emorragica è essenzialmente dovuta ad un abbassamento importante delle difese immunitarie, e può essere o meno dovuta ad una infezione. Tra le origini infettive più comuni troviamo i batteri come l’Escherichia coli e lo Stafilococco aureo o alcune forme virali come quelle dovute ad Adenovirus, Polymavirus (Virus BK), o Citomegalovirus. Più di rado infezioni fungine.

 

In questi casi l’ematuria è spesso lieve, raramente visibile ad occhio nudo, o comunque con urine solo tendenti al colore rosa. Tali problematiche sono frequenti in persone immunocompromesse o con i seguenti fattori di rischio:

  • Terapia chemioterapica
  • Tumori di varia natura
  • AIDS
  • Utilizzo di assorbenti interni non appropriato
  • Utilizzo di diaframma e creme spermicide
  • Malattie veneree (gonorrea o blenorrea)
  • Rapporti sessuali non protetti
  • Utilizzo del catetere urinario
  • Diabete
  • Utilizzo prolungato di antibiotici

Va sottolineato come una cistite emorragica macroscopica (cioè visibile ad occhio nudo con urine rosse o coaguli) è più spesso legata (oltre che ad infezioni gravi in pazienti seriamente immunocompromessi) a forme di tumore e alle terapie per curarle. In particolare tale condizione è presente nel 70% dei casi di utilizzo di farmaci chemioterapici come la ciclofosfamide necessari per curare leucemie e linfomi: l’irritazione che provocano a livello delle vie urinarie può essere talmente grave da provocare ulcere ed emorragie interne, dunque cistite emorragica: si può prevenire bevendo molto ed assumendo mesna. Anche la radioterapia nell’area pelvica nel 10% dei casi può avere questo effetto collaterale.

 

Tra le cause di cistite emorragica più rare troviamo:

  • Malformazioni anatomiche
  • Assunzione di penicilline
  • Metastasi alle vie urinarie
  • Esposizione ad inquinanti

 

I sintomi della cistite emorragica

I sintomi di cistite emorragica da non trascurare mai sono:

  • Urina rosa o rossa (e dunque ematuria più o meno marcata)​
  • Dolore addominale e pelvico
  • Bruciore e dolore durante l’emissione della pipì
  • Difficoltà a svuotare completamente la vescica
  • Stimolo continuo ad andare in bagno (minzione frequente)
  • Urgente bisogno di fare pipì
  • Aumento della minzione notturna
  • Mal di schiena

In presenza di uno o più di questi disturbi è importante rivolgersi al proprio medico curante quanto prima. In caso di infezione batterica, una cura antibiotica dovrebbe permettere la regressione dell'emorragia in un breve lasso di tempo.

 

Cistite emorragica: quali trattamenti?

La cistite emorragica deve essere valutata attentamente dallo specialista ai fini dell’individuazione della causa scatenante. Sarà quindi il medico a indicare la terapia più idonea. In generale, l’infezione può essere trattata con antifungini, antivirali o antibiotici, in particolare se la causa della cistite è di natura infettiva.

 

A volte viene contemplata la somministrazione di farmaci per via vescicale e in questo caso si parla di terapia intravescicale. Diversamente, la cistite emorragica in fase iniziale, può prevedere l’introduzione di fluidi per via endovenosa al fine di aumentare la produzione di urina.

 

In caso di sanguinamenti in forma grave, il trattamento potrebbe prevedere l’inserimento di un catetere in vescica per eliminare i grumi e irrigare la vescica con una soluzione salina.

 

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Fonte: Ncbi 



A cura di Cinzia Iannaccio, Giornalista professionista iscritta all'Albo dal 2007, blogger, specializzata nel settore della salute e del benessere.
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ATTENZIONE: le informazioni che ti propongo nei miei articoli, seppur visionate dal team di medici e giornalisti di ForumSalute, sono generali e come tali vanno considerate, non possono essere utilizzate a fini diagnostici o terapeutici. Il medico deve rimanere sempre la tua figura di riferimento.



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