Eleuterococco (ginseng siberiano) ed ASTENOPIA ACCOMODATIVA

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Eleuterococco (ginseng siberiano) ed ASTENOPIA ACCOMODATIVA

22-05-2012 - scritto da siravoduilio

Eleuterococco (ginseng siberiano)

ASTENOPIA ACCOMODATIVA







L'eleuterococco, nome Eleutherococcus senticosus o Acanthopanax senticosus, è una pianta di origine Asiatica (Siberia, Mongolia e Cina) appartenente alla famiglia delle Arialacee; l'arbusto è spinoso, ha foglie palmate e può raggiungere un'altezza di circa 3 metri. L'eleuterococco (raramente ciwuja) è noto anche come ginseng siberiano, ma a dispetto del nome esso non è una varietà di ginseng; il vero ginseng infatti comprende due varietà, quella americana, nome scientifico Panax quinquefolium, e quella cinese, nome scientifico Panax ginseng.
Eleuterocco e ginseng sono prodotti erboristici le cui indicazioni sono praticamente le stesse nonostante la diversità dei loro principi attivi. Nell'eleuterococco i componenti attivi, denominati eleuterosidi, sono contenuti nella radice. Il ginseng siberiano è ritenuta pianta dalle caratteristiche adattogene (adattogeno è un termine coniato verso la fine degli anni '50 da due ricercatori russi, I. I. Brekhman e I. V. Dardymov, che definirono il fattore adattogeno come fattore non in grado di provocare se non minimi disordini nelle funzioni fisiologiche dell'organismo, dotato di azione normalizzante aspecifica e indipendente dalla direzione dello stato patologico) e quindi in grado di aumentare la resistenza dell'organismo a fattori stressanti (sia fisici che psichici). L'eleuterococco assurse agli onori delle cronache nei primi anni '70 in quanto fu utilizzato dagli atleti della squadra olimpica russa durante i giochi olimpici svoltisi a Monaco nel 1972 (Ma se: se funzionava, perché a livello assoluto si cessò di usarlo? Interpretazione: dare il merito a un integratore lecito quando si usa qualche sostanza non consentita è prassi comune). Sembra sia stato somministrato anche ai cosmonauti russi durante le loro missioni nello spazio.
L'eleuterococco agisce sulle ghiandole surrenali, diminuendo il contenuto intraghiandolare di colesterolo e di vitamina C, aumentando la produzione di ormoni surrenalici. Alcuni eleuterosidi si legano ai recettori dei glicocorticoidi, dei progestinici, dei mineralcorticoidi e degli estrogeni.
L'eleuterococco è capace di stimolare la sintesi proteica a livello del fegato, del pancreas e della corteccia surrenalica, azione anabolizzante probabilmente legata a un aumento dell'ormone della crescita.
A livello cardiaco, si è osservato un aumento del numero di mitocondri nelle fibrocellule muscolari miocardiche e ciò potrebbe spiegare un aumento della prestazione fisica (i mitocondri sono coinvolti nella produzione di ATP per ossidazione del substrato con l'ossigeno molecolare).
L'eleuterococco aiuta il sistema immunitario, con stimolazione dei processi di fagocitosi dei monociti e dei granulociti e della loro chemiotassi e con un moderato aumento dei livelli di interferone.
Da queste premesse sembrerebbe ragionevole pensare che studi clinici dimostrino ampiamente l'azione adattogena dell'eleuterococco. In realtà non è così poiché, tranne i vecchi studi sovietici (non si sa fino a che punto spinti dal regime per promuovere l'operosità), studi recenti non hanno mostrato nulla di significativo.
11-01-2012, 21:11 PM



L’astenopia accomodativa è una Sindrome clinica, causata da un disagio nella visione, che si manifesta con un insieme di sintomi e segni in prevalenza oculari ma anche generali”.
SI CONSIGLIA IN QUESTI CASI SEMPRE UNA VISITA REFRATTIVA OCULISTICA IN CICLOPLEGIA

Il termine CICLOPLEGIA null'altro signigica che paralisi del muscolo ciliare con conseguente paralisi dell’accomodazione.
La decontrazione del muscolo ciliare induce un aumento del diametro dello sfintere mettendo in tensione i legamenti zonulari che esercitano trazione sull'equatore del cristallino con appiattimento delle superfici anteriori e posteriori. Il potere diottrico del cristallino raggiunge il suo minimo. Tale situazione definita disaccomodazione è idonea per un occhio emmetrope alla messa a fuoco sulla retina di raggi provenienti dall'infinito (che per l'uomo è da considerarsi oltre i sei metri).
Viceversa la contrazione del muscolo ciliare corrisponde allo stato di accomodazione per vedere vicino: cioè all'acquisizione da parte del cristallino della massima potenza rifrattiva.

Questa capacità accomodativa non si mantiene intatta per tutta la vita: per un occhio emmetrope (cioè che non sia miope, ipermetrope o astigmatico) dall'età infantile in cui raggiunge poteri di oltre 10 tende progressivamente a ridursi: ai 40 anni è di 3 1/2 ai 45 di 2 1/2, ai 50 anni di 1 1/2, ai 55 di 1/2 .





Quindi capisce che la cicloplegia non è una goccia e VAI,altrimenti in questi modi i falsi positivi DA SPASMI ACCOMODATIVI più o meno marcatai fanno avere valori fluttuanti refrattivi e qundi NON VERI!!!!




Fig. 1.10 Modificazioni cristalliniche in fase di tensione zonulare (a) e di tensioni (b).Tratta da: “Basi Fisiopatologiche di clinica oculistica” CRISTINI, 1993


__________________
Le manifestazioni dell’astenopia accomodativa possono essere riassunte in:

1. SINTOMI VISIVI
- fotofobia
- riduzione acuità visiva
- visione sfuocata
- visione doppia
- miopizzazione transitoria
- transitorio allontanamento del punto prossimo
- comparsa o aumento delle forie
- aloni colorati
2. SINTOMI OCULARI
- lacrimazione
- aumento ammiccamento
- prurito
- irritazione
- secchezza
- bruciore
- sensazione di corpo estraneo
- pesantezza ai bulbi
- dolore
- arrossamento congiuntivale
- alterazione quantitativa/qualitativa del film lacrimale
3. SINTOMI GENERALI
- cefalea
- astenia
- nausea
- dispepsia
- vertigine
- tensione generale

Le più importanti alterazioni dell’apparato visivo che possono provocare disturbi astenopeici in soggetti più sensibili e più predisposti sono:
• AMBLIOPIA PARZIALE CON VISUS < 6/10 (anche monolaterale)
• ETEROFORIE SUPERIORI ALLE 8 DIOTTRIE PRISMATICHE
• ETEROFORIE SCOMPENSABILI
• NISTAGMO
• DEFICIT III – IV – VI n.c.
• BLEFARITI E CONGIIUNTIVITI CRONICHE
• SINDROME DELL’OCCHIO SECCO
• OPACITA’ CORNEALI
• CHERATOCONO
• CATARATTA
• AFACHIA E PESUDOFACHIA
• DIFETTI REFRATTIVI ELEVATI
• RETINOPATIE DEGENERATIVE
• MACULOPATIE CON METAMORFOPSIE CENTRALI
• ALTERAZIONI DEL CAMPO VISIVO
Pertanto i vizi di refrazione (miopia, astigmatismo ed ipermetropia) non sono causati o aggravati dall’uso dei videoterminali; d’altra parte possono determinare l’astenopia accomodativa, se non corretti. L’affaticamento visivo può essere indotto anche da strabismi manifesti (exo/eso-tropie) o latenti (exo/eso-forie).
Categorie correlate:

Malattie, cure, ricerca medica




Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
siravo@supereva.it
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Cell.:3385710585
PROF.DOTT. DUILIO SIRAVO
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