G-Quadruplex in Oncologia
Dopo la doppia elica del DNA: l'elica quadrupla
Elica quadrupla
La doppia elica non è l’unica struttura del DNA presente nell’organismo umano: una nuova ricerca condotta presso il dipartimento di chimica dell’Università di Cambridge ha dimostrato che esiste anche un’altra forma, in cui l’elica è quadrupla.G-quadruplex, questo il nome della molecola descritta in Nature Chemistry è frutto dell’intreccio di quattro filamenti nucleotidici. Essa compare in particolare nelle regioni del DNA ricche di guanina, una delle quattro basi azotate oltre ad adenina, citosina e timina che costituiscono il supporto fisico del codice genetico ereditario.
Non si tratta in realtà di una novità assoluta: i G-quadruplex sono stati scoperti da alcuni anni ed è ben nota anche la loro struttura, resa possibile da un legame idrogeno tra quattro guanine che si trovano a essere vicine per effetto un molteplice ripiegamento del filamento di DNA. Il legame è poi stabilizzato da uno ione potassio posto al centro della tetrade. Finora
però mancava la conferma che queste strutture potessero formarsi in vivo nell’essere umano, conferma arrivata ora grazie a 10 anni di ricerche, combinando sperimentazioni di laboratorio, studi teorici e modellizzazioni al computer.
Immagine delle cellule cancerose osservate nello studio: le zone fluorescenti indicano la presenza di G-quadruplex (Cortesia Università di Cambridge/Wikimedia commons)Il DNA a quadrupla elica è stato individuato, grazie a specifici marcatori fluorescenti, in cellule tumorali, una circostanza che rende la scoperta interessante dal punto di vista non solo genetico ma anche clinico, perché corrobora l’ipotesi, già formulata in passato, che sia fortemente coinvolto nei processi di replicazione cellulare, anche nelle forme patologiche. Si fa strada così la possibilità di un intervento terapeutico che preveda la “cattura” e il contenimento di queste strutture di DNA, in modo da bloccare divisione cellulare incontrollata tipica delle neoplasie.
Le ricerche condotte portano a concludere che i G-quadruplex si formino con maggiore probabilità in geni di cellule coinvolte in una rapida replicazione, proprio come in quelle cancerose e quindi di ampio impiego nel trattamento personalizzato del Tumore.
Virginia A.Dott.Cirolla
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it