I recenti progressi della chirurgia andrologica
La chirurgia del varicocele e il prelievo degli spermatozoi dal testicolo in aiuto del maschio infertile
L’infertilità maschile può essere risolta con la microchirurgia
Il 15% circa delle coppie eterosessuali ha difficoltà ad avere figli dopo oltre un anno di tentativi. Negli ultimi decenni si è avuto indubbiamente un calo della concentrazione di spermatozoi nel maschio è ciò è stato da molti attribuito ai processi di industrializzazione della società, con un aumento sensibile dell’inquinamento sia atmosferico che alimentare. Ciò ha portato ad un aumento percentuale della “responsabilità” maschile nell’ambito delle coppie sterili.I progressi della ricerca medica ha fatto sì che casi ritenuti fino a qualche anno fa irrisolvibili, oggi abbiano invece delle possibilità significative di procreazione usufruendo delle tecniche di riproduzione assistita.
Nel 25% dei maschi infertili è presente una patologia delle vene del testicolo denominata “varicocele”.
Nella foto, varicocele sinistro
Il varicocele è una anomala dilatazione dei vasi venosi testicolari che può provocare un “surriscaldamento” del testicolo e la riduzione del numero e della qualità degli spermatozoi. Non credo che esista in urologia un argomento così dibattuto come il varicocele. Su questa anomalia si è detto e scritto di tutto e il contrario di tutto. Rivalutando la bibliografia più recente, e alla luce dei risultati ottenuti in più di un migliaio di interventi eseguiti in tanti anni di professione, si può arrivare alla conclusione che laddove esiste la giusta indicazione è preferibile eseguire l’intervento chirurgico riparatore.
La chirurgia del varicocele prevede ormai da anni una tecnica minimamente invasiva, proposta dal dott. Marmar e da me modificata e pubblicata nel 1992, con un accesso inguinoscrotale di circa 2 cm. L’intervento può essere eseguito in anestesia locale, ambulatorialmente, e presenta una percentuale di recidive non superiore al 5%. I risultati sulla spermatogenesi sono molto irregolari, ma nei casi ben selezionati si può ottenere un aumento del numero di spermatozoi nel 70% dei soggetti trattati.
Negli ultimi anni una grande attenzione è stata dedicata all’andrologia e in particolare alla prevenzione di malattie che possono essere causa di sterilità, per cui i casi diagnosticati sono sensibilmente aumentati così come gli interventi chirurgici. Il costo dell’intervento per l’azienda ospedaliera è estremamente basso, dell’ordine di poche centinaia di euro considerando che è previsto al massimo un solo giorno di ricovero. Nel privato si può aggirare intorno ai 3000 euro tutto compreso.
Diversi sono i casi di infertilità maschile dovuta a mancanza totale di spermatozoi nel liquido seminale. Questi casi, che fino a qualche anno fa erano ritenuti irrisolvibili, oggi possono essere trattati con sofisticate tecniche microchirurgiche che mirano a prelevare direttamente gli spermatozoi dal testicolo (fig. 1), se presenti, e procedere poi alla fecondazione in vitro tramite ICSI (iniezione intracitoplasmatica di spermatozoo singolo) (fig. 2). Le migliori equipes hanno raggiunto con questa metodica una percentuale di gravidanze davvero straordinaria, intorno al 40%.
Fig. 1
Fig. 2
Categorie correlate:
Malattie, cure, ricerca medica
Preconcepimento, infertilità, disfunzioni sessuali
Prof. Fabrizio Iacono
Professore di ruolo di Urologia
Dipartimento di Neuroscienze, Scienze della Riproduzione ed Odontostomatologiche Università Degli Studi "Federico II" di Napoli
Specialista in Urologia e in Andrologia
Resp. U.O.S. di Chirurgia Genitale Maschile Azienda Ospedaliera Universitaria "Federico II". Napoli.
email fiacon@tin.it
siti web: www.uroclinic.it, www.uroandrologiapartenopea.it
studi: Roma: 06-5013863, Napoli: 081-7611398/669040