Il canto armonico nell'appproccio olistico del malato oncologico
Il canto armonico suscita molto interesse come tecnica riabilitativa nei programmi terapeutici del malato di tumore
Grazie al potere liberatorio della voce, possiamo correggere abitudini mentali indesiderate, recuperare disfunzioni fisiologiche e liberare il nostro potenziale, ritrovando dinamismo e salute.
Suoni curativi, riscoperti alle fonti delle principali tradizioni
spirituali, sono affiancati a esercizi di armonizzazione e
stimolazione vocale facilmente eseguibili.
Il canto armonico detto anche difonico o degli ipertoni e' una
tecnica antica, presente nelle mitologie di molti popoli (tra cui gli
egizi e gli indiani Hopi), usata già in tempi remoti per scopi
terapeutici. Soprattutto in Tibet e nella regione Tuvica della
Mongolia l'impiego degli armonici ha una lunga tradizione e ha
raggiunto alti livelli di complessità. Il canto dei monaci tibetani è
l'unico a essere caratterizzato da note particolarmente basse (due
ottave sotto il Do medio).Questi profondi vocalizzi permettono ai
monaci non solo di entrare in una dimensione spirituale e di unirsi
alle forze del macrocosmo, ma anche di intensificare la
consapevolezza interiore, aumentare la propria concentrazione,
rallentare e rafforzare la respirazione. Grazie alle ricerche di
etnomusicologi e di studiosi di varia estrazione, la conoscenza del
canto armonico si è diffusa in Occidente ed è sempre più utilizzata
anche da molti musicoterapeuti. Il metodo Vocal Harmonics in Motion,
e' sviluppato considerando la persona a livello olistico: agisce infatti sul corpo,
sulla mente e sulla parte energetica interna.
È un approccio transpersonale alla
musicoterapia, poiché unisce il canto armonico a specifici
movimenti ed esercizi utili per migliorare la mobilità e l'elasticità
degli organi interni che concorrono alla fonazione (come la
laringe e l'addome). Questo particolare metodo, basato sulle
conoscenze e sulle tecniche già in uso da vari popoli (tibetani,
mongoli, aborigeni australiani), prepara e accorda il corpo
all'emissione vocale. Il canto armonico, scaturito da questo
processo di consapevolezza totale, stimola il sistema fisico,
influisce sul sistema nervoso generando sensazioni rilassanti.
Inoltre, il controllo della respirazione permette una maggiore
ossigenazione delle cellule.
L'energia sottile contenuta nella voce, soprattutto se veicolata da
vocalizzi adeguati, entra in risonanza con la parte più nascosta e
intima di ciascuno di noi, quella scintilla divina che viene
riconosciuta da molte culture religiose e non, come l'Anima.
Soprattutto quando vengono emessi suoni in gruppo, dove
l'intenzione comune sia quella di raggiungere la consapevolezza
dell'Unità, ecco che la voce evoca immediatamente emozione
profonda, senso di appartenenza, si accende il processo intuitivo
che porta al concetto di coscienza collettiva".
In ambito oncologico trova di recente interesse da parte di
oncologi e psicologi clinici e potrebbe essere inserita come tecnica riabilitiativa
nei programmi terapeutici del malato di tumore.
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Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
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