Ruolo della melatonina nell’insonnia

Un rigoroso dosaggio della melatonina può aiutare a determinarne l’esatta dose di cui si ha bisogno

Molti studi scientifici concordano nell'affermare che chi soffre di insonnia come primo rimedio dovrebbe provare ad assumere la melatonina: la melatonina è una sostanza endogena, ovvero normalmente prodotta dall'organismo umano, per la precisione dall'epifisi.

La secrezione della melatonina è di tipo ciclico e segue un preciso ritmo giornaliero: il picco massimo di secrezione si registra fra le 2 e le 4 di notte, poi i livelli scendono al mattino e si mantengono molto bassi per tutto il giorno. La secrezione di melatonina è massima nell’infanzia, rallenta dopo i 20 anni, decresce dopo i 45 anni per annullarsi, quasi del tutto, nella vecchiaia.

Non sempre però, la somministrazione di melatonina rimedia all’insonnia: le formulazioni a base di melatonina normalmente in commercio la contengono a dosaggi compresi fra i 3 e i 5 mg. Ogni soggetto, però, ha una sua specifica secrezione di melatonina e quindi la melatonina andrebbe somministrata con dosaggio personalizzato per ogni paziente: presso il centro di medicina del sonno dell’istituto neurologico Mondino di Pavia è possibile dosare effettivamente l’eventuale integrazione di melatonina di cui si necessita.

In questo centro il paziente viene invitato a raccogliere dei campioni di saliva in momenti consecutivi, ma ben precisi durante l’arco della giornata e i campioni vengono accettati solo se il paziente si impegna ad evitare di mangiare alimenti come banane, cioccolato, alcolici e bevande a base di caffeina. I campioni vengono analizzati e in questo modo si va a determinare qual è la melatonina effettivamente prodotta dall’individuo e si stabilisce con precisione la dose di melatonina eventualmente necessaria da assumere attraverso integratori alimentari.

Wake up, sun is shining | Flickr

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A cura di Angela Nanni, Farmacista iscritta all'Albo dal 2005 e Redattore medico scientifico freelance.
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