Il trattamento ormonale sostitutivo
Vene varicose e trattamento ormonale sostitutivo
A molte donne in menopausa viene prescritto un trattamento ormonale sostitutivo.
Spesso, a fronte di evidenti vantaggi clinici, queste donne iniziano a riferire disturbi tipici dell’insufficienza venosa (gonfiore, pesantezza, dolori alle gambe, ritenzione idrica, crampi, formicolio, prurito), specialmente in presenza di varici.Occorre dire subito che la semplice presenza di vene varicose non controindica il trattamento ormonale sostitutivo; in questi casi, visto il dosaggio basso degli estrogeni, il rischio di complicazioni (flebiti, trombosi, embolie polmonari) è veramente trascurabile e in ogni modo legato alla presenza delle varici più che al trattamento ormonale sostitutivo.
Tuttavia in Medicina i fattori di rischio non si sommano, bensì si moltiplicano. Quindi la presenza di vene varicose, pur non controindicando l’uso del trattamento ormonale, va eliminata per due motivi:
• in primo luogo perché le varici sono sempre fonte di potenziali pericoli di trombosi;
• secondariamente perché, se è vero che il trattamento ormonale non aumenta il rischio di trombosi, è anche vero che aumenta i fastidi e i sintomi dell‘insufficienza venosa degli arti inferiori, già sottoposti a dura prova dalle variazioni ormonali tipiche della sindrome menopausale.
Solo in taluni casi è assolutamente preferibile trattare le varici prima di procedere al trattamento ormonale sostitutivo: quando la storia clinica della paziente o la storia familiare presenta degli episodi di trombosi venosa, flebiti, ictus, infarti del miocardio in età relativamente giovane (sotto i 45 anni) o malattie immunologiche.
In tali casi occorre sospettare una TROMBOFILIA, vale a dire una tendenza del sangue a coagulare dentro i vasi per difetti congeniti di alcune proteine del sangue stesso. In questi casi, prima di assumere il trattamento ormonale, occorre eseguire delle analisi specifiche (antitrombina, Pro-C-global, fibrinogeno, Lac, omocisteinemia) per scartare questa tendenza.
In caso di positività di tali esami occorre consultare l’Angiologo.
Un Angiologo andrà in ogni caso consultato in presenza di varici per trattare la patologia venosa, indipendentemente dal trattamento ormonale sostitutivo.
Dott. Mario Forzanini
Specialista in Chirurgia Vascolare
www.forzanini.it