Il Trimprob nella diagnostica oncologica
È un fisico italiano l’inventore del Trimprob.
La diagnostica oncologica del Trimprob si basa sull'interazione non lineare del tessuto biologico.
È un fisico italiano l’inventore del Trimprob, si chiama CarlbrunoVedruccio e da circa 11 anni è impegnato nello studio e
perfezionamento del nuovo dispositivo, già coperto da brevetto.
In precedenza si è occupato di tematiche legate alla Difesa, in
ambito militare, da queste ha sviluppato applicazioni utili anche in
campo medico, ma legate a tecnologie già esistenti.
"Ho scoperto questo particolare tipo di interazione con i tessuti
biologici mentre lavoravo a un analizzatore di discontinuità nella
struttura dei terreni geologici, mirato alla realizzazione di un
dispositivo in grado di rilevare la presenza di mine in materiale
plastico, quelle che non sono rilevabili con i metal detector. Poiché il
sistema era dotato di grande sensibilità, mi è stato possibile rilevare
uno stato infiammatorio del mio organismo mentre lavoravo in
laboratorio su un prototipo. Da qui ho iniziato un percorso di ricerca
che ormai dura da undici anni e che non credo finirà tanto presto".
Al momento dunque sta lavorando al Trimprob, ma l’apparecchio è
completo o si può ancora migliorare, rendendolo capace di rilevare
altri tipi di tumore?
"Il sistema si può definire completo e operativo, ha ottenuto le
certificazioni per il marchio CE medico, per la diagnosi prostatica, ed
è già possibile acquistarlo presso la Galileo Avionica di Caselle
Torinese. Per quanto riguarda le applicazioni su altri tipi di neoplasie
sono in corso delle sperimentazioni su altri distretti, ad esempio lo
stomaco e il duodeno presso l’Ospedale Militare di Taranto. Per
quanto riguarda il tumore del seno, stiamo ancora perfezionando la
metodica d’indagine, ma in linea di massima la macchina è
pressoché la stessa, fatta eccezione per il programma informatico
che ne gestisce alcune funzioni".
Come funziona il Trimprob?
"Piuttosto bisognerebbe chiedere perché funziona... Il meccanismo è
ingannevolmente semplice: la spiegazione della capacità di
interagire con la materia biologica di questo apparato affonda le sue
radici in una branca della fisica che si chiama meccanica non
lineare. Questo ambito che oggi riveste un ruolo importantissimo
nella moderna fisica, è lo stesso che ha fornito ad opera del fisico B.
Van der Pol nel 1926 il modello matematico-elettronico del
funzionamento del cuore, da questo sono nati i moderni
elettrocardiografi. Studiando appunto l’equazione di Van der Pol, mi
sono accorto che era possibile un modello matematico d’interazione
non lineare del tessuto biologico con il particolare generatore che
avevo realizzato. In questi ultimi mesi, il prof. Auguste Meessen,
eminente scienziato e fisico teorico dell’Università Cattolica di
Lovain in Belgio, ripercorrendo il lavoro che cercavo di delinare, ha
sviluppato il modello matematico fisico definitivo, che spiega con
precisione come il campo elettromagnetico generato dalla sonda
interagisce con le strutture cellulari, creando un effetto chiamato
"Non Linear Resonance Interaction". Da un punto di vista operativo
l’uso è abbastanza semplice: si tratta di passare la sonda sulla zona
da analizzare muovendola per trovare il miglior accoppiamento con
gli eventuali tessuti patologici, la risposta si legge immediatamente
sullo schermo del computer ricevitore, che attraverso la
visualizzazione di tre righe spettrali fornisce i parametri
d’interazione utili per la diagnosi".
L'A.I.S.M.O ha deciso di acquisire trimprob nella prevenzione
secondaria per i propri assistiti.
Per informazioni Dott.Virginia A.Cirolla
Presidente Nazionale A.I.S.M.O.
www.aismo.org
Prof.ssa Virginia A.Cirolla
MD,PhD in Experimental And Clinical Research Methodology in Oncology Department of Medical and Surgical Sciences and Translational Medicine "Sapienza" University of Rome
National President A.I.S.M.O. ONLUS
www.studiomedicocirolla.it
www.aismo.it